Covid Pescara: Masci, «Movida, più responsabilità per evitare chiusure»

Covid Pescara: il sindaco Masci invita i cittadini alla responsabilità per evitare chiusure. La movida torna a essre sorvegliata speciale con controlli più stringenti nel rispetto dell’ultimo Dpcm.

Con l’aumento dei contagi da covid la movida torna a essere sorvegliata speciale nelle città e Pescara non fa eccezione. L’ultimo Dpcm del premier Conte attribuisce ai sindaci la facoltà di stabilire eventuali chiusure selettive là dove fossero necessari ulteriori giri di vite per limitare i danni sanitari.

Ma per Carlo Masci, sindaco di Pescara, questo deve essere soprattutto il momento della responsabilità individuale per cercare di scongiurare una nuova chiusura totale.

«Oggi c’è un Dpcm che assegna ai sindaci una responsabilità ulteriore e cioè quella di stabilire eventuali chiusure selettive e mirate o dei coprifuoco», ha dichiarato il sindaco di Pescara, Carlo Masci. «Certo è un impegno difficile da portare a termine, perché il controllo del territorio è molto delicato, soprattutto se si fanno scelte legate a ingressi per persone che ritornano a casa o che hanno prenotato nei ristoranti, bloccando quelli che invece non hanno prenotazioni.
Ieri abbiamo fatto un incontro con Prefetto e Questore e abbiamo deciso di muoverci, evitando di creare problemi alle attività e richiamando tutti al senso di responsabilità, sia gli operatori commerciali che i cittadini, perché oggi è il momento di avere attenzioni e accorgimenti in più per evitare ulteriori disagi; quindi soprattutto mascherine, distanziamento e pulizia, perché non ci possiamo permettere un altro lockdown che chiuda le attività. Per questo cercheremo di muoverci in maniera mirata.
Da venerdì avvieremo controlli ancora più puntuali rispetto a quelli che abbiamo fatto finora: nei locali tutti dovranno essere seduti per consumare e sugli orari i controlli saranno ancora più stringenti. Se la cosa funzionerà e se quindi si attuerà nei fatti questo senso di responsabilità, manterremo questa posizione senza creare chiusure particolari, ma se invece dovessimo riscontrare problemi rispetto al Dpcm, necessariamente andremo verso le chiusure selettive e mirate.
Per ora ragioniamo in ottica work in progress, perché c’è la volontà di continuare a far lavorare tutti, richiamando ognuno al senso di responsabilità. Speriamo che funzioni, perché oggi è veramente il momento di fare dei piccoli sacrifici per evitare domani dei grossi problemi sia dal punto di vista della salute che dal punto di vista lavorativo.»

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