Esplodenti Sabino, l’INPS riconosce la cassa integrazione retroattiva da febbraio

Cassa integrazione retroattiva da febbraio scorso per i dipendenti della Esplodenti Sabino di Casalbordino dove il 21 dicembre 2020 tre operai sono morti a seguito di un’esplosione.

Da allora la fabbrica è chiusa, sotto sequestro nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Vasto, e gli 80 dipendenti sono senza stipendio.

“Sono stato contattato dal segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo – dichiara l’assessore al Lavoro della Regione Abruzzo, Pietro Quaresimale – e lo ho rassicurato sul fatto che la cassa integrazione partirà retroattivamente da febbraio 2021”.

La notizia era stata comunicata ufficialmente, con una nota della Regione Abruzzo, dallo stesso Quaresimale insieme all’assessore alle Attività produttive, Daniele D’Amario, il 5 marzo scorso. Acerbo nel pomeriggio di ieri ha reso noto di aver sentito il segretario regionale della Cgil, Carmine Ranieri, e l’assessore Quaresimale:

“Mi hanno comunicato che l’Inps ha dato parere positivo all’erogazione della cassa integrazione ai dipendenti della Esplodenti Sabino a partire da febbraio”.