Covid Abruzzo, i Comuni chiudono asili e scuole infanzia fino al 6 aprile

Covid Abruzzo, numerosi comuni in zona rossa chiudono asili e scuole dell’infanzia fino a Pasqua.

Il sindaco di Pescara Carlo Masci ha emesso nella giornata di ieri sabato 13 marzo, una nuova ordinanza con la quale si dispongono ulteriori misure atte a gestire l’emergenza sanitaria in atto nella città di Pescara, dove si registra un’impennata dei casi di contagio da Covid 19. Il provvedimento, che richiama e proroga formalmente gli effetti delle analoghe e precedenti ordinanze, interviene sulla base delle risultanze emerse dai lavori del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi ieri in Prefettura, e delle indicazioni di carattere epidemiologico emerse del verbale della riunione odierna dei dirigenti dell’Azienda Sanitaria Locale di Pescara.
Nel report della Asl si evidenzia infatti che l’andamento della situazione epidemiologica nella provincia di Pescara e il sovraccarico di ricoveri e di servizi ospedalieri presso il nosocomio Santo Spirito rendono necessarie azioni urgenti atte a contenere l’andamento del contagio. Pertanto, il primo cittadino di Pescara ha sottoscritto nel primo pomeriggio il provvedimento che dispone e conferma, a far data dal 15/03/2021 e sino al 21/03/2021, la sospensione di tutte le attività didattiche in presenza nelle scuole comunali dell’Infanzia della città di Pescara, comprese quelle private. Quindi niente lezioni in presenza, in virtù dei nuovi dati sull’andamento della pandemia nel territorio pescarese.
L’atto tiene conto, inoltre, dell’Ordinanza emessa dal Presidente della Giunta regionale Marco Marsilio nella giornata di ieri (la n.13 del 2021), che impone lo stop alla didattica in presenza anche nelle scuole Primarie e Medie, e del DPCM firmato il 2 marzo scorso dal presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi. Gli Asili-nido, come già accaduto nelle settimane precedenti, possono invece continuare ad accogliere i più piccoli (fino a 36 mesi).

“E’ una decisione che ho condiviso con i colleghi degli altri comuni dell’area pescarese – ha detto il sindaco Carlo Masci – oltre che con le autorità di Governo e i vertici della Asl. I responsabili medici, il dottor Parruti e il dottor Polidoro, hanno confermato con chiarezza la necessità di tenere chiuse le scuole per contrastare la diffusione del virus, e questo non perché le scuole siano luoghi principali di contagio ma perché potenzialmente pericolosi in quanto di massima aggregazione di bambini, giovani e personale docente e non docente; ed è ormai noto a tutti come la “variante inglese” abbia una capacità di espansione molto più aggressiva proprio riguardo alla fascia in età scolare, tanto che la percentuale di ragazzi contagiati è in aumento. I dirigenti medici fanno salvi dalla stop alle lezioni in presenza gli asili nido, in quanto a incidenza di malattia quasi nulla. A chi mi attacca senza freni, anche sui social, per le decisioni adottate finora, rispondo che ho la coscienza a posto, perché so di aver agito a tutela della salute della comunità che rappresento; mi rendo conto che i miei provvedimenti, presi in un periodo maledetto di pandemia, non possono accontentare tutti, ma so anche che se non li avessi adottati gli effetti del virus sarebbero stati molto più gravi. Ritengo invece che in nessun modo si giustifichi il risentimento preventivo nei miei confronti. Certo è che un sindaco deve essere sempre mosso dal buon senso e dalla responsabilità, e questo in me non è mai venuto meno”.

A Lanciano, invece, nuova ordinanza del sindaco Mario Pupillo che ha prorogato fino al 6 aprile la sospensione della didattica in presenza dei nidi, sia comunali che privati, e delle scuole dell’infanzia. I bambini ancora bambini positivi al covid sono 13 in tutto nella fascia di età fino ai 6 anni. In presenza ferme anche le altre scuole dove si prosegue in didattica distanza. Lanciano è uno dei 35 comuni abruzzesi in zona rossa.

“E’ una decisione molto sofferta – spiega Pupillo – che assumiamo in via precauzionale sulla base dei dati che ci segnalano 13 positivi nella fascia di nascita dal 2015 – 2020, consapevoli dei grandi disagi che le famiglie devono sopportare per conciliare i tempi di lavoro con quelli dei bambini piccoli senza poter contare sui servizi importanti dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Ma siamo altrettanto consapevoli che il rischio del contagio è alto in ambienti dove i bambini non indossano dispositivi di protezione e comprensibilmente non possono rispettare le prescrizioni degli adulti in termini di distanziamento. Per attenuare questo disagio, almeno dal punto di vista economico – aggiunge Pupillo – attueremo misure urgenti e straordinarie per quanto riguarda i nidi comunali eliminando la retta del mese di marzo per gli iscritti. Mentre per i nidi privati cercheremo soluzioni utili da condividere con i titolari delle strutture per andare incontro alle famiglie che non usufruiranno del servizio per il mese di marzo”.

Fino al 6 aprile confermati pure i divieti di stazionamento nelle piazze, strade e nei luoghi di aggregazione, chiusi parchi e aree verdi.

Nel comune di Montesilvano, invece, il sindaco Ottavio De Martinis ha firmato l’ordinanza di proroga per la chiusura delle scuole dell’infanzia fino al 6 aprile 2021. Mentre gli asili nido resteranno aperti.