Parco nazionale d’Abruzzo: libri contro l’abbandono dei rifiuti

Contro l’odioso fenomeno del littering, l’abbandono di rifiuti in aree non autorizzate, il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise schiera la generosità civica degli escursionisti e l’amore per i libri.

La parola inglese che lo definisce ne sintetizza tre della nostra lingua, ma il concetto è lo stesso concetto: il littering, ovvero l’abbandono di rifiuti in luoghi non autorizzati, è ovunque una pratica incivile e dannosa. Figuriamoci poi se il luogo in questione è un’area protetta. Curioso che, sempre nella lingua inglese, basti aggiungere una “g” per vedere del tutto cambiato il significato: glitter sta per scintillio, mentre a  scintillare nel litter (rifiuto) può essere solo la luce del sole riflessa sull’alluminio della lattina abbandonata.

Contro il littering il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ha deciso di mettere in campo un’arma discreta ma potentissima: i libri. Attraverso l’iniziativa “Un libro per un rifiuto” si invitano gli escursionisti raccogliere, durante le passeggiate sui sentieri, i piccoli rifiuti abbandonati. Il raccolto, costituito da lattine, carta stagnola, palloncini, bottigliette e altri oggetti simili, va fotografato e consegnato alla Biblioteca del Parco, in premio si riceve un libro a scelta tra quelli destinati all’iniziativa. La biblioteca del PNALM si trova a Pescasseroli, in via Rovereto, ed è aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 14,00 e il martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,30. Il sabato e la domenica invece è possibile consegnare i rifiuti presso il Centro Visite di Pescasseroli, aperto dalle ore 10,00 alle ore 18,30, oppure presso il Centro Lupo di Civitella Alfedena (orario 10.00/13.30 – 15.00/19.00). La campagna inizia il 1 agosto e termina il 30 ottobre 2019 e ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno del littering. nella nota inviata alla stampa, la direzione del Parco precisa che:

“L’unico obbligo da rispettare per ricevere il libro, oltre a raccogliere i rifiuti esclusivamente sui sentieri in montagna, sarà quello di pubblicare testimonianza video o fotografica della raccolta sui social (Facebook e/o Instagram) con l’indicazione della località in cui è stata effettuata la pulizia e l’inserimento dell’hashtag #unlibroperunrifiuto seguito dal tag @parcoabruzzo. Al termine dell’iniziativa, per la quale si auspica la numerosa partecipazione di chi frequenta le montagne del Parco in estate, i dati raccolti saranno una base utile per eventuali statistiche sul fenomeno del littering in montagna di cui, attualmente, risultano esserci solo dati relativi a parchi urbani e spiagge”.

 

Gomme da masticare, bottiglie, lattine, involucri vari, carta, vetro, mozziconi di sigaretta, sacchetti di plastica, avanzi di cibo, alimenti e  piccoli imballaggi: in un parola, litter, da cui deriva littering, ossia il gesto di chi, dopo l’uso, getta ogni cosa dove capita senza curarsi dell’ambiente. Un fenomeno in crescita che però può avere conseguente pesanti: inquinamento ambientale, degrado e danno estetico, effetti sulla qualità di vita, costi diretti di igiene urbana.

Il littering non ha niente in comune con lo smaltimento illegale dei rifiuti domestici, industriali o artigianali, ma esprime il gesto incivile di chi lascia per strada o lungo il cammino, persino in una passeggiata nei boschi, l’involucro del panino, o la bottiglietta dell’acqua o la cicca della sigaretta.

Marina Moretti: