Appalto Asl Pescara, l’ex presidente della cooperativa Mattucci risponde ai Pm

Proseguono senza sosta le indagini della Procura di Pescara nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti da 11 milioni di euro per l’affidamento della gestione di residenze per disabili psichiatrici alla cooperativa “La Rondine” da parte della Asl di Pescara.

È andato avanti per tre ore, davanti ai pm, l’interrogatorio di Domenico Mattucci, ex presidente della cooperativa “La Rondine”, arrestato lo scorso 7 aprile nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Pescara su un presunto appalto pilotato riguardante l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore complessivo di oltre 11 milioni di euro.

Mattucci, che subito dopo l’arresto non aveva risposto al gip Nicola Colantonio in sede di interrogatorio di garanzia, è arrivato in Procura nel pomeriggio di ieri mercoledì 21 aprile. Assistito dal suo avvocato, Giuliano Milia, l’ex presidente della cooperativa ha risposto a tutte le domande dei pm Luca Sciarretta e Anna Benigni, titolari dell’inchiesta. La difesa, al momento, non ha presentato istanza di sostituzione della misura cautelare. Insieme a Mattucci erano stati arrestati Sabatino Trotta, 55 anni, dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara, che si è tolto la vita nel carcere di Vasto poche ore dopo l’arresto, e la coordinatrice della cooperativa, Luigia Dolce, la quale, dopo la confessione nel corso dell’interrogatorio di garanzia, è ora agli arresti domiciliari.