Regione Abruzzo, ottobre mese dell’affido familiare

Ottobre mese dell’affido e dell’accoglienza familiare. La Regione Abruzzo viene incontro alle esigenze dei piccoli comuni che devono garantire il servizio dell’affido familiare.

Fondamentale l’opera di formazione delle famiglie che in futuro potranno accogliere i minori in affido. Per i comuni più piccoli, ha ricordato l’Assessore Regionale alle politiche sociali, Marinella Sclocco, trovare una sistemazione ai minori da affidare spesso diventa un impegno economico non facilmente sostenibile. Le rette delle case famiglia sono spesso proibitive per le esigue casse comunali. L’affido familiare diventa indispensabile per poter garantire risposte concrete alle famiglie costrette al suo ricorso. L’affido familiare, lo ricordiamo, è un’istituzione dell’ordinamento civile italiano che si basa su un provvedimento temporaneo che si rivolge a bambini e a ragazzi fino ai diciotto anni di nazionalità italiana o straniera, che si trovano in situazioni di instabilità familiare. Grazie all’affido, il minore viene accolto presso una famiglia che ne fa richiesta o ove ciò non sia possibile è consentito l’inserimento del minore in una comunità di assistenza pubblico o privato. L’affidamento è dunque un servizio di aiuto e sostegno creato nell’ottica della tutela dei diritti dell’infanzia, garantendo al minore il diritto a crescere in un ambiente che possa soddisfare le sue esigenze educative e affettive, in grado di rispettare i suoi bisogni, in riferimento alle caratteristiche personali e familiari e alla sua specifica situazione di difficoltà. Nel comune di Pescara sono 11 i minori dati in affido. 13 in quello de L’Aquila, 5 a Teramo ed infine 10 i minori dati in affido nel comune di Chieti.

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