Crisi idrica: Sasi, i piani per fronteggiare l’emergenza

Crisi idrica: per la Sasi necessari 30 milioni di euro per ammodernare le reti, vecchie di 50 anni. Il Presidente Basterebbe smorza le polemiche e fa chiarezza sulla situazione attuale. Presto un incontro in Regione.

“In cinque anni la Sasi Spa di Lanciano ha investito 120 milioni di euro nella depurazione e rete idrica, ma per sanare gli annosi problemi della mancanza di acqua negli 87 comuni di competenza, specie d’estate, sono necessari altri 30 milioni di euro”. È quanto ha sostenuto oggi in conferenza stampa il presidente dell’ente idrico Gianfranco Basterebbe che ha precisato che “ci vuole la volontà di tutti, specie della Regione Abruzzo, per trovare i finanziamenti. Le proteste, seppur giustificate e comprensibili, che arrivano soprattutto da Vasto e dal Vastese, non cambieranno la situazione di forte criticità che si trascina da decenni. So che può apparire strano, ma la situazione di quest’anno non è peggiore, anzi è migliore degli anni precedenti. Le due rotture che si sono verificate, a pochi giorni di distanza, lungo la rete principale dell’acquedotto Est che alimenta 18 Comuni, ha causato l’inevitabile sospensione della fornitura con i conseguenti disagi, ma le riparazioni di questo tipo richiedono anche 24 ore di lavoro senza interruzioni. Voglio ricordare che disponiamo di 2.500 chilometri di linea primaria di cui il 95% è vecchio di 50 anni, punto nodale di tutti i problemi. Col Masterplan possiamo contare attualmente sul finanziamento di 27 milioni di euro, 20 per la depurazione e 7 per le reti idriche del Vastese, ma saranno soluzioni non definitive, palliativi. È necessaria una nuova condotta da Casoli a Scerni, così dalla sorgente di Fara San Martino si potrebbero immettere non 1.200 litri al secondo come avviene adesso, ma 1.500. Intanto si continua a lavorare per individuare le perdite. Necessario anche il potabilizzatore”.

1 Comment on "Crisi idrica: Sasi, i piani per fronteggiare l’emergenza"

  1. Carlo salanti | 03/08/2019 at 13:50 |

    Sig. Presidente, nel lontano 1992 ho acquistato una seconda casa a Torino di Sangro, già in quella darà avvenivano le sospensioni di forniture. 2019 non è cambiato nulla. Mi domando se rifacendo qualche km di condotta all’anno il problema non si sarebbe risolto. Le chiedo in quei tempi intende risolvere il problema è confrontarlo con la mia aspettativa di vita. La rigtazio se verrà fornirmi questa informazione.

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