L’Aquila, l’Accademia delle Belle Arti a Off Site Art

 L’Accademia delle Belle Arti de L’Aquila presente con i suoi studenti ad Off Site Art – Art Bridge per L’Aquila. Con due suoi studenti del corso di pittura L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila partecipa al progetto di arte pubblica “Off Site Art / Art Bridge per L’Aquila”, un’iniziativa di respiro internazionale in collaborazione con il Comune e l’Università dell’Aquila.

Dal 2014 Off Site Art trasforma le impalcature dei cantieri della ricostruzione posti sisma del centro storico in una grande galleria d’arte all’aperto su cui esporre le opere di artisti emergenti selezionati da esperti del settore dell’arte.

Nel maggio 2016 Off Site Art ha aperto una call a cura di Silvano Manganaro indirizzata agli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. I lavori selezionati e installati giovedì scorso sui ponteggi dell’impresa edile Fracassa sono di David D’Addario e Lucia De Novellis, due allievi seguiti dai Professori Stefano Ianni e Sergio Sarra. 

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I lavori di D’Addario, situati all’angolo tra via Castello e via Zara, sono la rielaborazione digitale di fermo-immagini ottenute dalla manipolazione del codice di alcuni video. Il risultato è “Thought”, una serie di opere  che visualizzano errori noti come “glitch” e che riconfigurano le immagini secondo un diverso valore estetico e concettuale. “Cartoline dalle città invisibili” sono invece le due illustrazioni di De Novellis situate entrambe su via Castello e liberamente ispirate al libro “Le Città Invisibili”: “..Viaggiando nel territorio di Ersilia incontri le rovine delle città abbandonate, senza le mura che non durano, senza le ossa dei morti che il vento fa rotolare: ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma” (Italo Calvino).

Le opere sono parte di “L’Aquila in”, ciclo di installazioni site-specific realizzate in collaborazione con artisti e realtà del territorio, tra cui figurano anche i progetti “Ri-Generazioni” in Piazza Duomo, “Un cuore rosso sul Gran Sasso” in Corso Vittorio Emanuele; “Il mio futuro è qui” a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia in Via Verdi. Saranno visibili sui ponteggi fino alla fine dei lavori di restauro dell’edificio.