Sgarbi sul Volto Santo: “E’ un dipinto”, interpellanza di Blasioli

Blasioli su affermazioni di Sgarbi sul Volto Santo: “Un affronto alla storia del velo. La Regione intervenga per chiarire e organizzi un convegno per restituire giustizia a questa presenza”

“Chiederemo una presa di posizione ufficiale alla Regione sulle affermazioni di Sgarbi circa la natura del Volto Santo che hanno generato sconcerto e dubbi fra i presenti all’evento di cui era ospite, quando ha ipotizzato che potesse trattarsi di un dipinto, facendo così ripiombare Manoppello, la sua storia e il suo tesoro artistico e culturale nel medioevo”, così il consigliere regionale PD Antonio Blasioli che sull’argomento presenterà un’interpellanza.

Un grave danno di immagine per Manoppello e l’Abruzzo intero, stando all’eco di quelle affermazioni sulla stampa, alla reazione dei presenti e alle finalità dell’iniziativa che andava in tutt’altra direzione, sottolinea il consigliere PD, alla luce del fatto che il Santuario accoglie tutto l’anno turisti da ogni parte d’Italia e anche da fuori, sia come tappa del turismo religioso che artistico e culturale: “Quello a cui i cittadini e il pubblico dell’evento hanno assistito domenica sera in piazza è stato un intervento forse frettoloso – continua – sicuramente a gamba tesa su un argomento che ha una lunga storia fatta di ricerca, analisi, accertamenti e premura. Il tutto nell’ambito di una manifestazione che peraltro gode del patrocinio dal Consiglio Regionale, di cui al momento non registriamo nessun tipo di reazione e presa di distanze dai suoi dubbi sull’origine del velo, in cui, però, lo stesso ha riconosciuto l’immagine di Cristo e che è paradossalmente nata proprio per “valorizzare il patrimonio culturale di origine medievale custodito nei borghi d’Abruzzo”, che invece Sgarbi con il suo intervento ha messo in discussione.

Alla luce di quello che è accaduto e al legittimo sconcerto generato, ci chiediamo cosa produrranno ora le sue affermazioni che, se sicuramente non possono confutare tutto lo studio e la cura che c’è dietro la storia di quel sacro velo, hanno di certo gettato su Manoppello e sul Santuario un’ombra che sarà difficile dissolvere, vista anche la notorietà dell’autore.
Auspicando che sia fatta presto chiarezza su cosa effettivamente il critico d’arte intendesse e sul valore aggiunto di tali affermazioni, chiediamo alla Regione di intervenire perché il nostro territorio sia tutelato, esattamente come richiede la manifestazione che ha ospitato Sgarbi, il cui obiettivo, leggiamo testualmente sarebbe: “Quello di sollecitare le istituzioni a rendere fruibile e riconoscibile il nostro vasto Patrimonio culturale di origine medioevale”, cosa che domenica scorsa non è esattamente accaduta, come attesta la reazione dei cittadini e avventori presenti, che hanno tutti inteso le parole dette in ben altro modo.
A tal fine ci aspettiamo un gesto positivo dalla Regione, che possa essere un convegno incentrato sul valore e la storia del Volto Santo, capace di ripristinare realtà e soprattutto sciogliere i dubbi e la confusione generati da Sgarbi”.