Asl L’Aquila, bufera sulle prenotazioni dei vaccini anti covid

È bufera sul sistema informatico usato dalla Asl per vaccinare le persone appartenenti alle categorie che possono farlo. In pratica sceglie il computer per zone di appartenenza.

La Asl, in tutta questa bufera, ha dichiarato che le categorie prioritarie sono state rispettate ma l’indignazione della gente corre anche sul web.

In sostanza è il sistema che sceglie scorrendo le manifestazioni di interesse che sono arrivate sulla piattaforma regionale. Dunque vengono individuati i nominativi per zona di appartenenza a macro area aziendale e le persone vengono contattate. In caso di mancata risposta il sistema sceglie un over 80 con caratteristiche simili.

Nei giorni scorsi proprio a Rete 8 la dottoressa Chiara Pasanisi aveva parlato di questo sistema ad estrazione Random che a loro è sembrato più corretto e trasparente. Ma alla gente no e le polemiche non si contano. La notizia ha scatenato commenti di indignazione da parte della comunità aquilana e da parte dei sindacati Cgil, CISL e Uil che sono intervenuti con una nota  durissima in cui affermano che la casualità non risolve i problemi ma li amplifica e hanno definito quella della Asl un’approssimazione bella e buona.

Contro il sistema ha tuonato anche Massimo Prosperococco, a difesa dei disabili. Si stanno ultimando infatti le vaccinazioni al mondo di scuola e università ma non a chi di loro ha patologie gravi o disabilità perché non è prevista la vaccinazione Pfizer o moderna. Una cosa inaccettabile, dovevano essere i primi, tuona.