Incendio nell’Aquilano, tra Arischia e Pizzoli: stabile ma non spento, arriva l’esercito

È stabile e sotto controllo, ma non ancora spento l’incendio che da ieri interessa l’area boschiva tra Arischia e Pizzoli, nell’Aquilano. Stamane sopralluogo del presidente della Regione Marco Marsilio.

Le fiamme si sono sviluppate ieri, probabilmente per cause naturali, complici il forte vento e l’alta temperatura. Sul posto sono presenti circa 100 unità, tra Vigili del fuoco e Protezione civile. Diversi i mezzi in ausilio delle squadre di intervento: oltre ai canadair e alle autobotti, in azione già da ieri, c’è anche un elicottero Ericsson specializzato nella lotta agli incendi.

Il dirigente della Protezione civile in Abruzzo, Silvio Liberatore, ha detto che il rogo al momento è stabile e sotto controllo, ma che non è ancora del tutto domato. Nella notte, pur essendosi ridotte a causa dell’umidità, le fiamme si sono avvicinate alla strada: quello che bisogna assolutamente evitare è che la scavallino arrivando ad interessare altri boschi e che si avvicinino all’abitato di Arischia e Pizzoli.

La zona interessata dalle fiamme è quella del bosco intorno al torrente o fosso delle Pescine, sulla strada che sale verso Campotosto. Vista la dimensione del rogo e la zona impervia in cui è scoppiato, è stato subito chiesto l’intervento dei canadair.

Sul posto anche gli uomini del 9° Reggimento dell’Esercito con il Battaglione Vicenza specializzato nel fronteggiare le calamità naturali.

IL BILANCIO TRAGICO NELLE PAROLE DEL PRESIDENTE DEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO LAGA TOMMASO NAVARRA:

“Nel rogo di Arischia sono andati in fumo circa 100 ettari di bosco di Pino nero, frutto di un rimboschimento effettuato negli anni Trenta. Questa mattina il rogo è stato in pratica risolto. Si tratta di una zona A2 del parco quindi a cavallo dei confini. Abbiamo già capito il punto di innesco l’orario e il luogo da dove è partito l’incendio. Ora però ci dà più problemi incendio di Cansatessa che è comunque fuori dal parco. Su Arischia ci siamo fatti le idee chiare, in quella zona non abbiamo avuto problemi col Parco, c’è una forte tradizione di protezione della natura”