Montesilvano: degrado via Lazio, Pettinari (M5S) incontra i residenti

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“Viviamo nella terra di nessuno”, il disperato appello dei residenti del palazzo al civico 61 di via Lazio a Montesilvano, al Comune di Pescara, proprietario dell’immobile, è stato raccolto dal consigliere regionale Domenico Pettinari del M5S, affinché si intervenga contro incuria, degrado e abusivismo.

Montesilvano, via Lazio 61: un palazzone popolare di proprietà del Comune di Pescara svetta tra le case più basse. A viverci, una ventina di famiglie regolari ma quasi altrettanti, puntualizzano gli inquilini, sono gli abusivi. Si dicono disperati ed esasperati gli abitanti di questa palazzina, dove diversi sono gli appartamenti murati. Domenico Pettinari, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, è di nuovo in strada nei quartieri difficili dell’area metropolitana. Si fa portavoce della disperazione degli abitanti i quali continuano a ribadire che i locali murati vengono periodicamente rotti da parte di disperati che a quelle case non hanno diritto. Le condizioni del palazzo sono a dir poco fatiscenti, gli ascensori rotti, nonostante la struttura sia disposta su diversi piani, ancora immondizia, rifiuti, case murate distrutte da picconi o martelli per potervi entrare. Insomma, una situazione che rischia di esplodere in un agglomerato urbano a poche decine di metri dal mare, con una situazione particolare: insiste sul territorio di Montesilvano, ma l’immobile è di proprietà del Comune di Pescara:

“Sono anni che qui non si vede nessun amministratore, – lamentano gli inquilini – siamo lasciati allo sbaraglio, nella terra di nessuno. La paura c’è ma ci si convive, siamo amareggiati e scoraggiati. Qui, ci dicono ancora i residenti, gli abusivi hanno raggiunto quasi lo stesso numero delle famiglie che, in regola, vivono negli appartamenti”.

L’appello è unanime dei residenti e di Pettinari, in primis al Comune di Pescara, affinché chi vive qui in via Lazio, al civico 61 di Montesilvano, possa avere una esistenza dignitosa ma anche alle forze dell’ordine con controlli per contrastare il triste fenomeno di spaccio e prostituzione. Insomma, gli inquilini in regola chiedono soltanto di poter vivere in pace e con dignità.