Rissa movida Pescara: Questore vieta a minore coinvolto, locali e zone limitrofe

E’ il primo provvedimento adottato in tal senso dal Questore di Pescara, dopo la rissa del 6 febbraio scorso: è la dirigente Divisione anti crimine Daniela Pasqua a riferire che a uno dei minori coinvolti è fatto divieto di frequentare  i luoghi della movida, i locali pubblici e persino le zone adiacenti per un periodo di un anno.

Il Questore Liguori ha applicato il provvedimento nei confronti di uno dei minori, al di sopra dei 14 anni, che avrebbe dato vita alla rissa del 6 febbraio scorso, fuori da un locale di via De Cesaris, assieme ad altri due ragazzi, quando si era ancora in zona gialla,  nei pressi di piazza Muzii con relativi assembramenti incontrollati e l’intervento delle forze dell’ordine. Si tratta del primo provvedimento del genere emesso dal Questore in città, su procedura analoga e allargata ai Daspo applicati nel settore sportivo. Il dispositivo è stato riservato al minore in quanto già protagonista di reati di questo tipo in passato. Per gli altri due giovani coinvolti vige il divieto di avvicinamento a Pescara visto che si tratta di residenti dell’entroterra. Il minore è conosciuto dalle forze dell’ordine per altri fatti ed è stato anche segnalato alla Procura. La Questura spiega come il divieto rappresenti una misura di prevenzione “atipica”, prevista dalla legge 48 del 2017 , recentemente modificata dalla legge 173 del 2020 e consente, appunto, di impedire l’accesso ai luoghi pubblici, a soggetti che, nell’ultimo triennio, siano stati denunciati per aver commesso reati, in occasione di gravi disordini avvenuti in locali aperti al pubblico. Un giro di vite che mira alla prevenzione con provvedimenti di questo tipo che potranno essere applicati a minori che commettono tali reati ed hanno precedenti alle spalle. Provvedimento di allontanamento che può variare da 1 a 5 anni. Se non sarà rispettato si rischia persino il carcere.

La dirigente insiste sulla prevenzione soprattutto in un momento particolare come questo dove gli assembramenti e tanto più risse con tavoli e sedie volati, come è accaduto a inizio febbraio, nella zona della movida pescarese, deve essere massima. A questa, però, si unisce, lì dove serve anche una opera di repressione per la difesa dell’incolumità dei residenti e della loro salute, nel massimo rispetto delle regole anti covid. Naturalmente resta punto fermo l’appello delle forze dell’ordine a tutti i cittadini: adottare le regole che tutti conosciamo per limitare quanto più possibile i contagi. La dirigente Pasqua ha naturalmente ribadito che le indagini sulla rissa proseguono affinché non accadano episodi tragici come il recente accoltellamento di un 17 enne di Formia. Insomma, prevenzione in primis ma anche repressione che riguardano anche e soprattutto i minori e la presa di coscienza di responsabilità da parte delle loro famiglie.