Disoccupazione, Cgil, Cisl e Uil scrivono ai parlamentari abruzzesi

Chiedono che siano loro, in Parlamento, la voce del dramma occupazionale dell’Abruzzo esasperato dai danni causati dal maltempo: Cgil, Cisl e Uil scrivono ai parlamentari abruzzesi sollecitando misure urgenti.

“Vi inviamo alcuni impegni da assumere nel decisioni parlamentari in riferimento alla delibera del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2017 sugli eventi sismici e gli eccezionali fenomeni atmosferici”. Inizia così la lettera che Cgil, Cisl e Uil hanno scritto ai parlamentari abruzzesi chiedendo il loro sollecito intervento a sostegno del dramma occupazionale che vive la nostra regione. “Dall’inizio del 2017 – prosegue la missiva a tre firme- numerose imprese non hanno ripreso l’attività produttiva e molte altre sono riuscite a farlo solo parzialmente. Tale inattività è derivante, come noto, dalle straordinarie avversità atmosferiche caratterizzate dalle ingenti precipitazioni nevose ed in alcune zone dalle intense piogge che hanno comportato isolamento di interi centri urbani nonché impraticabilità dei collegamenti stradali con frane e smottamenti”. E ancora: ” Ulteriori pesanti conseguenze negative legate a tale contesto si registrano nelle attività commerciali e nel settore turistico-alberghiero. La drammatica situazione determinatasi in Abruzzo ha indubbiamente un carattere di unicità e merita di essere attenzionata mediante interventi straordinari che, ad oggi, non sono stati ancora posti in essere dal Governo. Non risultano esservi, infatti, adeguate misure di sostegno al reddito per lavoratrici e lavoratori che sono stati impossibilitati a dare continuità alla propria attività lavorativa. Il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 2 febbraio scorso, ha deliberato la proroga della ‘CIG in deroga’ per gli interventi esclusivamente correlati al terremoto con riferimento all’area del “cratere” individuata dal Decreto del 17 ottobre 2016, n 189. Il decreto e lo stesso provvedimento del 20 gennaio non ricomprendono i lavoratrici e lavoratori impegnati nei territori dei tanti comuni abruzzesi non compresi nel cratere e che operano negli appalti di pulizia, di refezione, di servizi nelle scuole o in altre strutture pubbliche e private, dipendenti delle tante imprese impossibilitate a garantire copertura salariale stante la forzata mancanza di attività”. Alla luce di tutto questo i sindacati chiedono che “con urgenza vengano prorogati gli interventi di sostegno al reddito a partire dagli ammortizzatori in deroga, da attuare non solo nelle aree interessate dal terremoto ma anche per i comuni  fuori  dal cratere interessati dagli eventi sismici e/o dalle calamità naturali. Si preveda, inoltre, un rinvio di alcuni mesi per i pagamenti dei mutui”. A firmare la missiva i Segretari Generali  di Cgil,Cisl e Uil  Del Fattore Spina e Campo.