Lavoratori dell’Agenzia delle Entrate in sciopero: oggi sit-in a Pescara

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Anche in Abruzzo lavoratori dell’Agenzia delle Entrate oggi in sciopero per il mancato pagamento del salario di produttività, per gli anni 2016 e 2017, nonostante il raggiungimento degli obiettivi di recupero dell’evasione fiscale e per la carenza di organico.

“Ammonta, infatti, a più di 19 miliardi di euro l’incasso dell’Agenzia nel solo 2018, un importo che si è potuto raggiungere grazie alla professionalità e all’efficienza dei suoi dipendenti fortemente penalizzati per la mancata corresponsione del proprio salario accessorio”. La denuncia è dei sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil, Confsal-Unsa, Flp questa mattina accanto ai lavoratori nello sciopero indetto la scorsa settimana. 

I sindacati hanno partecipato a un incontro, in Prefettura, a Pescara, dove si è tenuta la manifestazione regionale, per elencare le problematiche relative ai lavoratori: non ultima, la carenza di organico soprattutto con i pensionamenti quota 100. I dipendenti si scusano per eventuali disagi ai cittadini ed evidenziano che il loro lavoro non consiste solo nei controlli ma anche nella erogazione dei servizi. In Abruzzo sono 1.200 i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate. Non si esclude una grande manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma, se dal Governo e dal MEF non dovessero arrivare risposte e garanzie.

“Lo stato di agitazione dei lavoratori – si legge in una nota dei sindacati – in atto e la proclamazione dello sciopero sono frutto dell’azione dell’Agenzia nei confronti del proprio personale che ogni anno, da anni, raggiunge tutti gli obiettivi richiesti garantendo servizi al cittadino puntuali, efficienti ed efficaci e agisce nel contrastare le violazioni fiscali di coloro che non si sentono cittadini, ma sono evasori, scoprendo e incassando importi evasi rilevanti anche in questa regione. L’ottenimento di questi risultati e il contrasto all’evasione determina il diritto per il personale ad ottenere un riconoscimento economico previsto nel salario accessorio di produttività come stabilito dal contratto di lavoro nazionale ed integrativo. Questo salario non viene più erogato dal 2016 al personale dell’Agenzia ed oggi è addirittura messo in totale discussione perché l’Agenzia nega il diritto alla giusta remunerazione per attività prestate.

Le lavoratrici e i lavoratori sono stanchi di attendere anni per un’attività regolarmente svolta con carichi di lavoro sempre più pressanti e certificata da tutti gli organismi di controllo pubblici a partire dal Ministero dell’economia e finanze. Non vogliono più essere presi in giro da una Dirigenza incapace di gestire una eccellenza della PA quale l’Agenzia Entrate che ha la funzione fondamentale di finanziare la fiscalità generale per garantire i servizi ai cittadini. Per questo motivo, oggi, il personale di tutta Italia si asterrà dal lavoro con l’obiettivo di dimostrare a chi sbaglia che il personale è l’unico in grado di garantire i servizi al pubblico e le somme necessarie per garantire in funzionamento dello Stato.

Nei prossimi giorni negli Uffici della Regione Abruzzo dell’Agenzia delle Entrate sono previste assemblee che potrebbero determinare disagi per la cittadinanza, alla quale chiediamo sin d’ora scusa e solidarietà per la nostra vertenza”.

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