Vax Day Abruzzo: somministrate 135 dosi di vaccino anti-Covid

Sono arrivate prima delle ore 8 di questa mattina, all’ospedale di Teramo, le 135 dosi del vaccino anti-Covid della Pfizer per essere somministrate ad operatori sanitari abruzzesi e anziani di una Rsa.

Le dosi sono arrivate a bordo di un mezzo refrigerato dell’esercito alla caserma del nono reggimento alpini “Pasquali Campomizzi” dell’Aquila, ieri sera 26 dicembre, e questa mattina sono state consegnate al direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia che era insieme al direttore sanitario Maurizio Brucchi, ex sindaco di Teramo, al secondo lotto dell’ospedale “Giuseppe Mazzini” che oggi ospita il “Vaccino day”.

L’ARRIVO DEI VACCINI A TERAMO:

La Asl teramana è stata scelta quale punto di somministrazione per tutto l’Abruzzo del vaccino anti-Covid per essere somministrato a 132 operatori sanitari che si sono iscritti sulla piattaforma della Regione: 33 operatori per ogni Azienda sanitaria, a cui si aggiungono tre anziani ospiti della casa di riposo “De Benedictis” di Teramo.

Le vaccinazioni vengono effettuate negli ambulatori della Cardiologia, al pianterreno del secondo lotto del nosocomio e, per evitare assembramenti, le 135 persone sono state suddivise in tre gruppi: i primi alle 10.30, i secondi alle 12.30 e gli ultimi alle 15.

Il primo ad essere vaccinato il primario della Cardiologia e presidente dell’Ordine dei medici di Teramo Cosimo Napoletano, poi Mimmo Cretara, medico internista e decano dei medici ospedalieri. Tra gli operatori sanitari c’è anche Giustino Parruti, Direttore dell’UOC di Malattie Infettive dell’ospedale di Pescara e componente della task Force regionale sul Coronavirus.

Tutti i vaccinati, dopo 21 giorni, riceveranno il richiamo vaccinale. Quella odierna è una giornata simbolica che precede la vaccinazione che dovrebbe partire dal 4 gennaio.

IL SERVIZIO DEL TG8:

L’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, a margine delle prime vaccinazioni in Abruzzo, che hanno preso il via oggi a Teramo, ha detto.

“Quella di oggi è una giornata che, senza retorica, possiamo definire storica, perché segna finalmente l’inizio di una nuova fase della battaglia contro il Covid 19. Una battaglia che, però, riusciremo a vincere solo se tutti uniremo ancora una volta le forze: l’avvio delle vaccinazioni è infatti il punto di partenza di un percorso ancora lungo e complesso.

L’anno che sta per concludersi ci ha visto impegnati su più fronti: dalla riorganizzazione del nostro sistema sanitario regionale per l’emergenza della scorsa primavera che ci ha obbligato a porre in essere misure tempestive per assicurare un’assistenza adeguata ai pazienti Covid, fino alla gestione dei picchi della seconda fase che, nonostante il potenziamento dei posti letto, ci ha visto nuovamente sottoposti a una fortissima pressione del sistema. Nonostante le difficoltà, però, voglio ribadire che l’Abruzzo ha retto all’urto e di questo risultato, non scontato, ho il dovere di ringraziare tutti gli operatori sanitari e i vertici del Dipartimento regionale sanità e delle singole Asl, che non si sono mai risparmiati e hanno lavorato senza sosta”.

E ora parte una nuova sfida: quella della più grande vaccinazione di massa degli ultimi decenni.

“Uno sforzo enorme non solo sotto il profilo sanitario, ma anche sotto quello logistico perché vanno organizzati i calendari, le chiamate e le somministrazioni, in un incastro di situazioni nel quale nulla può essere lasciato al caso. E’ importante ad esempio predisporre con precisione l’elenco di coloro che vanno vaccinati in una determinata data, compilandolo in modo da assicurare la non interruzione dei servizi ai cittadini. Possono sembrare aspetti secondari, ma non lo sono affatto, perché le vaccinazioni vanno portate avanti garantendo la prosecuzione di tutte le attività all’utenza. Ci stiamo preparando da mesi e sono certa, comunque, che tutto andrà per il meglio.

Nel frattempo, però, è fondamentale continuare a rispettare tutte le misure per limitare il diffondersi del contagio.

Ci vorranno mesi per completare la campagna vaccinale e in questo periodo non ci è concesso allentare l’attenzione: manteniamo tutte le precauzioni che abbiamo imparato a conoscere in questo 2020, dal distanziamento sociale all’igiene delle mani. Solo così riusciremo presto ad archiviare questo drammatico periodo e lasciarcelo alle spalle”.