Teramo, fase 2: le linee strategiche dei Comuni

Incontro a Teramo tra i sindaci della provincia per fare il punto della situazione e stilare le linee guida per la ripartenza, in primis economica, tragicamente danneggiata dal coronavirus.

La seduta dell’assemblea dei sindaci avvenuta al Parco della scienza di Teramo é stata dedicata a Italo Di Dalmazio, già sindaco di Civitella e assessore provinciale, scomparso lunedì dopo una lunga malattia. Un incontro importante per discutere con i sindaci dalla Fase 2. numerosi gli argomento trattati come quello della Sicurezza, salute, ripresa. Il ruolo degli enti locali a fianco di cittadini e mondo del lavoro. Le istanze delle parti sociali per il monitoraggio delle azioni e un percorso comune.

Diego Di Bonaventura Presidente Provincia di Teramo: “In questa fase emergenziale, come in quella successiva, a fare la differenza sarà la capacità dei territori di mostrarsi compatti e propositivi, di viaggiare uniti verso riconoscibili obiettivi strategici. Il COVID 19, così come sta accadendo per altri aspetti della nostra vita – salute, modelli di vita e lavoro, formazione, trasporti – accelera processi e cambiamenti: chi non sarà in grado di affrontarli sviluppando una nuova progettualità rimarrà marginale con nuove e persistenti sacche di povertà e disagio sociale. Il primo obiettivo non può essere che quello di non far chiudere le imprese che già sono presenti sul territorio affrontando insieme e con una nuova autorevolezza le grandi vertenze aperte e le situazioni di crisi che si presenteranno; rilanciare la domanda interna verso agricoltura e turismo, condividere un progetto a sostegno della filiera turistica nel medio e lungo periodo; armonizzare le disposizioni comunali; monitorare i provvedimenti di Regione e Governo ed essere pronti a segnalare, con spirito di collaborazione, incongruità e inefficienze; intercettare finanziamenti attraverso una progettualità che avrà la forza dell’intero territorio; condurre insieme un’azione mirata verso il Governo per evitare i dissesti di bilancio derivanti dalla prevedibile e drastica riduzione delle entrate.”

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