Pescara- “Ostaggio di un casa più che di una malattia”

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Ostaggio di una casa popolare ancor prima della sclerosi che lo ha immobilizzato sei anni fa. E’ la storia di Moreno e del suo appello per un alloggio a piano terra, oppure un ascensore.

 

Ci ha accolto nel suo alloggio Ater al secondo piano di una palazzina in via Nora, a Pescara. Subito abbiamo colto l’imbarazzo di un padre di famiglia invalido al 100%, di un uomo senza più un lavoro su una sedia a rotelle che gli rende impossibile, in 50 metri quadrati di casa, anche solo rispondere al citofono piuttosto che prendere un pò di aria fresca sul balcone. Il problema però non è la sua malattia, o meglio non solo essa: Moreno chiede da anni un cambio di alloggio popolare, ad esempio a piano terra oppure in un condominio di più recente costruzione munito di ascensore. Negli ultimi sei mesi non è uscito nemmeno per le necessarie visite presso gli specialisti che lo hanno in cura: in un mese di luglio da afa record ha trascorso le giornate sul letto piuttosto che davanti la tv senza poter nemmeno curiosare in strada dal balcone della cucina. Non è bastata una malattia come la sclerosi a stravolgere la vita di questo 54 enne e della sua famiglia: “Ci si mette anche la politica – ci dice insieme alla moglie –  quella che anziché fare gli interessi della gente e risolvere i problemi seri non ascolta il grido disperato di chi chiede semplicemente di poter continuare a vivere, nonostante tutto!”. Ci mostra decine e decine di lettere inviate al Comune piuttosto che all’Ater, ci chiede di aiutarlo: salutando Moreno non possiamo non notare i suoi occhi bassi e lucidi. Promettendogli di continuare a parlare di lui, finché la sua vicenda non sarà risolta, ci stringiamo la mano con la sola speranza di poter presto raccontare la fine di un incubo o forse di un’ingiustizia.

Barbara Orsini: