La scritta “Dux” a Villa Santa Maria: interrogazione urgente al ministro Salvini di D’Alessandro del Pd

Interrogazione urgente del deputato abruzzese del Pd Camillo D’Alessandro, indirizzata a  Salvini, perché intervenga per rimuovere scritta Dux a Villa Santa Maria.

“Salvini intervenga per rimuovere uno dei simboli fascisti, inneggianti a Benito Mussolini, quale scelta consapevole di un Paese democratico che non ammette il riemergere di simboli appartenenti ad un passato che non hanno nulla di storico, né meritano di essere rievocati, da giustificare la scelta dell’amministrazione comunale di Villa Santa Maria”

Lo chiede Camillo D’Alessandro, deputata del Partito Democratico, in un’interrogazione al ministro dell’Interno

“È incredibile quello che è successo a Villa Santa Maria in provincia di Chieti. Con la scusa di creare percorsi “educativi e formativi”, l’amministrazione ha riesumato una vecchia scritta inneggiante al duce fascista. E così – spiega il deputato Dem in un post su Facebook – oggi è nuovamente leggibile quel vergognoso “DUX” che giustamente il tempo aveva cancellato”.
È inaccettabile. – conclude D’Alessandro- Il fascismo non è un’opinione, è un crimine. E come tale va trattato!”

IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGAZIONE:

INTERROGAZIONE URGENTE
Al Ministro dell’Interno
Sen. Matteo SALVINI

Nel comune di Villa Santa Maria nella provincia di Chieti è riapparsa una scritta impressa nella roccia durante il ventennio fascista inneggiante al Duce.

Quella scritta era stata cancellata dal tempo e dal comune sdegno della popolazione che ben ha conosciuto i drammi causati dal fascismo

Villa Santa Maria è collocata all’interno della Vallata del Sangro, a pochi chilometri dal sacrario della Brigata Maiella che contribuì, proprio da quei luoghi, a liberare prima l’Abruzzo e poi il Paese muovendo fino a Bologna

L’amministrazione comunale con una convenzione sottoscritta ha affidato ad una società sportiva la realizzazione di percorsi di scalata sulla roccia. Nella stessa convenzione si legge che il comune si propone di sviluppare pratica sportiva ad alto valore educativo e formativo

Tuttavia l’intento era evidentemente un altro far tornare alla luce quella scritta “dux” che rappresenta una vergognosa testimonianza di un passato combattuto e vinto proprio in quei territori

A nulla possono essere assunte a giustificazioni che quel marchio infame impresso sulla roccia, appartenga alla storia e come tale vada tutelato.

Tanto premesso chiedo di sapere se il ministro intenda intervenire per rimuovere uno dei simboli fascisti, inneggianti a Benito Mussolini, quale scelta consapevole di un Paese democratico che ieri, come oggi, non ammette il riemergere di simboli appartenenti ad un passato che non hanno nulla di storico, né meritano di essere rievocati, da giustificare la scelta dell’amministrazione comunale di Villa Santa Maria

Luca Pompei:

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  • La scritta non va rimossa perché fa ormai parte della storia, anche se di un momento buio. Non possiamo ritornare ai tempi della censura, o peggio comportarci come i talebani o l’ISIS, che distruggono i monumenti e le testimonianze storiche solo perché contrari al proprio credo. Queste forme di occultamento della storia, la censura, bendare gli occhi della popolazione verso i fatti accaduti, sono forme di propaganda politica, tipica dei regimi totalitari (come il fascismo). E la democrazia si fa coltivando il senso critico e le coscienze, non con la propaganda.