Influenza in Abruzzo e ospedali pieni. Cipollone: “Ceppo molto virulento. Ecco come difendersi”

In Abruzzo è boom di ricoveri in ospedale a causa dell’influenza stagionale. L’Australiana è più virulenta del Covid e i reparti e i Pronto soccorso sono pieni. Al Tg8 parla il professore Francesco Cipollone, direttore del Dipartimento Medico del Policlinico di Chieti dove i 105 posti letto sono già tutti occupati

E’ consigliato l’uso delle mascherine a tutti i fragili, disinfettarsi spesso le mani e soprattutto, in caso di sintomi, di contattare il medico di medicina generale: lo spiega il professore Francesco Cipollone, direttore del Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara e direttore del Dipartimento Medico e della Clinica Medica dell’Ospedale di Chieti. In Italia gli ospedali sono in tilt a causa del massiccio afflusso di pazienti.

Nel Dipartimento guidato dal professore Cipollone la situazione è ancora sotto controllo grazie all’alta professionalità del personale che opera al suo interno ma, poichè i casi sono in aumento, è d’obbligo la raccomandazione alla cautela e a proteggersi per prevenire il contagio. In Clinica Medica tutti e 58 i posti letto sono occupati così come i 24 del reparto di Medicina e i 23 di Geriatria.

Circa 3 milioni e mezzo di italiani sono a letto con l’influenza e l’Abruzzo è al terzo posto tra le regioni in cui si è stata superata la soglia di massima intensità. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto della sorveglianza InfluNet dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, che evidenzia che i più colpiti sono i bambini e in particolare gli under 5 e le categorie fragili.

I sintomi prevalenti dell’influenza stagionale sono febbre alta per tre o quattro giorni insensibile ai comuni antinfiammatori, dolori articolari, congestione delle alte e medie vie respiratorie, raffreddore e mal di gola, ma anche disturbi gastro intestinali come vomito e diarrea.

Contrariamente a quanto registrato negli ultimi tre anni, l’influenza di quest’anno si presenta più virulenta e dura per più giorni rispetto al Covid che, per la prima volta, mostra quadri clinici modesti che sono attenuati dalle tante vaccinazioni fatte e dalle centinaia di migliaia di guarigioni post-contagio.

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