Green Pass nei ristoranti abruzzesi: tra pro e contro

Dal mini sondaggio effettuato dal Tg8 nei ristoranti abruzzesi emerge che in pochi vogliono esprimersi sul  green pass per chi accede in locali al chiuso.

Non c’è molta voglia di parlare, almeno davanti alla telecamera, della questione “green pass” nei ristoranti al chiuso. Sono pochi gli operatori commerciali che hanno scelto di  esprimere pubblicamente il loro pensiero.
Si va verso il “green pass” obbligatorio per entrare nelle discoteche e nei ristoranti al chiuso e su questo sta lavorando il governo. La maggior parte dei ristoratori sembra mal digerire la nuova iniziativa.

In tanti hanno declinato l’invito a parlare dell’argomento al microfono di Rete8 e i quattro ristoratori di Pescara che hanno concesso le interviste si dividono tra pro e contro. Se c’è chi ritiene il “green pass” un modo per tenere sotto controllo la situazione, anche alla luce dell’incremento dei contagi e una opportunità di regole base da rispettare, e chi è favorevole proprio perché potrebbe invogliare le persone e effettuare le vaccinazioni, c’è chi, invece, reputa lo strumento inappropriato, poiché “siamo ristoratori e non sceriffi” e soprattutto, dicono, le persone sarebbero dissuase dal frequentare i locali di un settore particolarmente colpito come quello della ristorazione.

A dire il vero -affermano- non si hanno proprio le idee ben chiare su “green pass” e relative restrizioni. Se c’è chi invita a trovare un’alternativa c’è, però, chi è convinto assertore della carta verde nei ristoranti e locali al chiuso.

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