Ex Cir Tocco da Casauria: i sindacati chiedono di accelerare

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I sindacati sollecitano la Regione e il Mise a fissare i  nuovi incontri per discutere sul futuro dell’ex Cir di Tocco da Casauria.

La Fiom Cgil e i sindacati  chiedono al Governatore Luciano D’Alfonso e al vice presidente della Regione con delega allo sviluppo economico Giovanni Lolli di fissare prima possibile un incontro per esaminare gli sviluppi riguardanti la situazione dell’ex  Cir di Tocco da Casauria. In ballo c’è il futuro di 600 famiglie, 200 tra lavoratori in cassa integrazione e in mobilità dell’azienda in questione e 400 dipendenti delle imprese dell’indotto  in Val Pescara. I rappresentanti sindacali attendono di sapere a che punto è la trattativa con l’investitore interessato alla ripresa della produzione di semirimorchi e al revamping degli autobus, necessario per adeguarli alla normative europee.

Il segretario provinciale della Fiom Cgil di Pescara Luigi Marinucci, spiega al microfono di Rete8 che dopo l’incontro del 23 marzo a Roma  “siamo in attesa di conoscere quando si terrà una nuova riunione presso il Mise,il Ministero dello sviluppo economico, circa il piano industriale  presentato nel 2014  che prevede l’acquisto, da parte della nuova compagnia Italiana Rimorchi, di un capannone di prototipi ,che si estende su una superficie di 5 mila metri quadrati, per aumentare la produzione. Questo consentirebbe di  assumere  70 lavoratori entro il 2017 , tra i dipendenti della ex Cir in cassa integrazione  e in mobilità. Attualmente nello stabilimento di Tocco da Casauria  lavorano 34 persone e quindi è necessario accelerare i tempi per la ricollocazione dei lavoratori visto che il settore metalmeccanico ,dopo la crisi degli ultimi anni, è in ripresa”.