Ecoshock. Come cambiare il destino dell’Italia al centro della crisi climatica

I cambiamenti climatici e i loro effetti devastanti sul pianeta Terra sono i temi al centro del nuovo libro del giornalista-scrittore abruzzese Giuseppe Caporale

Il volume “Ecoshock. Come cambiare il destino dell’Italia al centro della crisi climatica” è stato pubblicato da Rubbettino Editore. Durante la presentazione, alla libreria Mondadori di Pescara, moderata dal giornalista Antimo Amore e dal procuratore capo della Repubblica di Pescara Giuseppe Bellelli, si è svolto anche un reading show a cura del Cantiere Teatrale Adriatico diretto da Milo Vallone.

Nella presentazione del libro si legge: “Il Mediterraneo è un hot-spot climatico nel quale le criticità già evidenti su scala globale addirittura si rafforzano. E faranno molto male. L’Italia sarà, dunque, la prima vittima: dobbiamo attenderci una maggiore frequenza e intensità di eventi estremi, che poi determineranno inondazioni, con conseguenti danni alle infrastrutture, agli insediamenti urbani, agli ecosistemi e con il rischio aumentato di perdita di vite umane. L’innalzamento marino e l’aumentata frequenza di mareggiate causeranno l’inondazione di aree costiere, che comporteranno danni molto elevati per le persone e gli ecosistemi, anche per la crescente esposizione delle popolazioni che vivono in prossimità delle coste. “Abbiamo una scelta. Azione collettiva o suicidio collettivo”. Partendo da questa drammatica dichiarazione del Segretario Generale dell’ONU António Guterres, il tema del cambiamento climatico viene qui affrontato focalizzando su cause e sintomi cruciali dell’emergenza in atto. Dalla scomparsa dei ghiacciai alle minacce per Venezia, dai ritardi nelle energie rinnovabili alle nuove sfide per l’economia, sulla scia dei recenti disastri della Marmolada e delle Marche, Giuseppe Caporale porta avanti il suo racconto con la chiarezza giornalistica e l’ansia di capire che – in fondo – questo destino accomuna tutti noi e che questo conto alla rovescia verso la possibile apocalisse ci chiama a una nuova assunzione di responsabilità e consapevolezza”.

Il servizio del Tg8