Donatella Grosso: non é lei il cadavere trovato a Fermo nel 2015

Donatella Grosso: non é lei il cadavere trovato a Fermo nel 2015. Ancora una delusione per la mamma, ormai rimasta sola dopo la morte del marito, della giovane scomparsa nel ’96.

21 anni sono ormai passati dalla misteriosa scomparsa della giovane di Francavilla ed ancora nulla si sa della sua fine. Diverse le archiviazioni, l’ultima, forse quella definitiva, due anni fa quando la Procura, nonostante le sollecitazioni dei legali della famiglia Grosso, chiuse il caso per mancanza di prove tali da sostenere un processo per omicidio ed occultamento di cadavere nei confronti dell’unico indagato, l’ex fidanzato, ultima persona ad aver visto Donatella viva. Alla fine del 2015 venne ritrovato il cadavere, ormai ridotto in scheletro, di una giovane di circa 30 anni in contrada Ripatransone, nel territorio comunale di Fermo. Le caratteristiche del corpo e la zona, l’ex fidanzato di Donatella studiava all’epoca all’Università di Camerino, risultarono compatibili con la giovane scomparsa, da qui la richiesta dell’avvocato della famiglia Giacomo Frazzita, di comparazione del Dna. L’attività svolta dalla Polizia Scientifica delle Marche, ha però, purtroppo, dato esito negativo, quel cadavere non é Donatella. L’ennesimo colpo duro per i suoi famigliari, in particolare per i suoi anziani genitori. Qualche anno fa é venuto a mancare suo padre Mario, dopo anni di dure battaglie, ed é rimasta sola la madre Tina che ha sempre dichiarato di non volere nessuno condannato, ma solo sapere dove può essere il corpo della figlia per darle una degna sepoltura.