Covid, D’Amario: “Bisogna abituarsi ai grandi numeri”

I quasi 3600 casi registrati ieri rappresentano il trend attuale dei contagi Covid secondo il direttore del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo Claudio D’amario.  <L’emergenza trasmissiva è indubbia – afferma- reggiamo sotto l’aspetto clinico. Gli assembramenti sono un “elemento drammatico” se non si mantengono le distanze minime>.

Omicron 5 dilaga e ieri in Abruzzo sono stati 3.600 i nuovi casi Covid registrati. Per trovare un dato così alto bisogna tornare al 20 aprile quando furono accertati 3744 casi. Una vera e propria impennata con persone che contraggono di nuovo il virus a soli due mesi dalla guarigione. Oggi nel report dell’assessorato regionale alla Sanità troviamo 2675 nuovi positivi e 849 guariti.

Claudio D’Amario, Direttore del Dipartimento Sanità della Regione al Tg8, afferma: <Siamo in un ambito di elevata trasmissività. Reggiamo ancora molto bene sotto il punto di vista clinico e assistenziale. Rimane, tuttavia, il comportamento. L’assembramento è ancora un elemento drammatico: movida, discoteche etc. E’ vero che all’aperto il virus si trasmette di meno, è vero che ci sono elevate temperature, ma se all’aperto si sta a pochi centimetri, il virus va a nozze. Comprendiamo i giovani, la loro vitalità, ma serve più responsabilità e saper gestire anche le distanze. Non dobbiamo rinunciare ma quando possibile è necessario evitare queste situazioni che sono ad alto rischio. Come tutte le grandi pandemie, questo virus ha una durata che va dai 6 agli 8 anni. Fondamentale in autunno andare verso la quarta dose di richiamo per tutti coloro che sono già immunizzati per avere un’ulteriore potenzialità. I pochi casi di terapia intensiva sono legati a persone molto fragili e a quelle non vaccinate>.

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