Coronavirus Abruzzo: il giorno delle Banche

Da oggi al via la maxi-operazione liquidità messa in campo dal Governo per dare ossigeno alle imprese in crisi per l’emergenza coronavirus. E’ possibile ottenere i prestiti anche a garanzia illimitata. La Fisac Cgil teme tensioni : “Non prendete d’assalto gli sportelli”.

Assicurare liquidità alle aziende colpite dallo stop delle attività per l’emergenza del Covid-19. Da oggi può essere richiesto alle banche un prestito fino a 25 mila euro. Possono accedervi piccoli imprenditori e professionisti, ma anche gli artisti, categoria che spesso viene dimenticata. I prestiti sono garantiti al 100% dallo Stato e hanno una durata massima di 6 anni. Per saperne di più abbiamo intervistato Francesco Trivelli segretario Fisac Cgil Abruzzo e Molise. Ecco i punti salienti.

“Intanto – puntualizza Trivelli – invito gli interessati a non recarsi in banca ma ad accedere al finanziamento tramite la procedura on line. I dipendenti delle banche sono un po’ preoccupati perché alla fine arriveranno migliaia di pratiche per cui non sarà facile organizzare il lavoro. Occorre tanta buova volontà da parte di tutti.
Materialmente i soldi saranno disponibili nei prossimi giorni. I prestiti – continua il rappresentate sindacale – dovranno rientrare in alcuni parametri che fanno riferimento alle dichiarazioni dei redditi precedenti. I crediti, infatti, dovranno rispettare la quota massima del 25% dell’ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario e, in ogni caso, saranno erogati per un importo massimo di 25 mila euro. Per stabilire la somma di prestito erogabile, quindi, faranno fede i dati risultanti dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale presentata alla data della domanda di garanzia (quindi, ad oggi, quella dell’anno d’imposta 2018, presentata nel 2019). Il plafond è di 1,7 miliardi. Più complesso – conclude Trivelli – il calcolo degli interessi (che comunque ci saranno, il prestito da 25 mila euro non sarà a tasso zero come si poteva pensare inizialmente). A conti fatti gli interessi non dovrebbero superare l’1,50%”.

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