Caporalato Marsica: costretti a lavorare 14 ore al giorno, la Guardia di Finanza arresta quattro persone

La Guardia di Finanza, nel corso di una operazione contro il caporalato, ha smantellato una organizzazione criminale dedita all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro. In manette quattro persone: un commercialista marsicano e tre uomini di origine pakistana.

I braccianti agricoli, in prevalenza di origine pakistana, erano costretti a lavorare con turni estenuanti, fino a 14 ore al giorno, e venivano pagati 5 euro all’ora senza poter godere dei riposi compensativi e delle ferie.

Le fiamme gialle di Avezzano, in collaborazione con i colleghi di Ascoli Piceno e Fermo, hanno arrestato quattro persone: tre pakistani e un commercialista marsicano. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Avezzano Maria Proia, su richiesta del Procuratore della Repubblica Andrea Padalino Morichini. L’indagine è stata svolta in collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di L’Aquila.

Nel corso di numerose perquisizioni i militari hanno sequestrato documentazione che attesta le ore di lavoro effettivamente svolte dai braccianti agricoli, la contabilità societaria dei lavoratori dipendenti e un personal computer che veniva usato dal cosiddetto caporale.

Dall’analisi del contenuto del personal computer, anche grazie alla collaborazione del C.F.D.A. del Comando Provinciale L’Aquila e dalle testimonianze dei lavoratori, è stato possibile ricostruire un complesso sistema delittuoso che era stato messo in atto dal caporale pakistano, in concorso con altri connazionali e dai responsabili dell’azienda agricola, con sede legale nelle Marche, che impiegavano manodopera “a bassissimo costo” nella Marsica sottoponendo i braccianti, in reale stato di bisogno, a condizioni di vero e proprio sfruttamento.