Discarica di Bussi, il Consiglio di Stato respinge il ricorso del Ministero

Il Consiglio di Stato conferma la sentenza di primo grado sulla discarica di Bussi e respinge il ricorso del Ministero dell’Ambiente.

La decisione del Consiglio di Stato arriva dopo la sentenza di primo grado del Tar Abruzzo sull’annullamento d’ufficio dell’aggiudicazione dell’appalto integrato relativo agli interventi di bonifica nelle aree esterne Solvay. Il ministero, infatti, aveva annullato il bando di bonifica che si era aggiudicata la Dec Deme nel 2019 per una parte a nord della mega discarica dei veleni della Montedison. Tra i motivi la tardività del provvedimento e un parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici sul progetto giudicato interlocutorio. Adesso il Ministero dovrà onorare la sentenza e procedere con la bonifica di una parte consistente della megadiscarica dei veleni.

Immediato il commento del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, che adesso chiede l’avvio immediato della bonifica del sito.

“Il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Regione Abruzzo e al Comune di Bussi che hanno tutelato l’interesse pubblico – evidenzia Marsilio – smentendo totalmente la linea imposta dall’ex ministro Costa e dal sottosegretario Morassut, linea che inopinatamente in Abruzzo è stata difesa dal Pd e dai rappresentanti dei Cinque Stelle. Una linea che ci ha fatto perdere due anni per poter procedere alla bonifica. Adesso basta ritardi, il Ministero firmi immediatamente il contratto e faccia partire i lavori di bonifica che non possono attendere più un solo giorno”.

Anche il consigliere regionale Mauro Febbo rimarca come la sentenza del Consiglio di Stato abbia fatto “perdere tre anni” all’Abruzzo. “Ora l’auspicio – dice Febbo – è che al Ministero qualcuno chieda conto a quei dirigenti artefici dell’impugnativa e dei ricorsi”.

Si è detta “particolarmente lieta di apprendere la decisione del Consiglio di Stato” anche l’Agenzia regionale per la Tutela dell’Ambiente (Arta). “Anche perché – fa sapere Maurizio Dionisio, direttore generale di Arta Abruzzo – il rigetto dell’appello, promosso dalla presidenza del Consiglio e dal Ministero dell’Ambiente e della Transizione Ecologica, si basa su considerazioni di tardività che sono state sollevate per la prima volta da Arta Abruzzo attraverso il proprio difensore. Quindi l’eccezione di carattere procedurale nasce appunto dall’intuizione dell’Agenzia per l’Ambiente, oltre alle ragioni di merito che sono state ulteriormente sottolineate”.

“Abbiamo lottato tre anni contro questa decisione assurda del Ministero e dopo aver vinto al TAR , al primo grado di giudizio al Consiglio di Stato, oggi finalmente la sentenza definitiva. Il consiglio di Stato ha rigettato il ricorso del Ministero. Da domani quindi il Ministero dovrà soddisfare la sentenza, firmare il contratto con la Ditta che si è aggiudicata i lavori e dare avvio alla bonifica”. Così al’ANSA il sindaco di Bussi Salvatore Lagatta commenta la sentenza del Consiglio di Stato che ha ‘condannato’ il Ministero a siglare e onorare il contratto per la bonifica di una parte consistente della megadiscarica del veleni della Montedison. “Un grazie a tutti quelli che hanno condiviso questa lotta con noi, Regione, associazioni ambientaliste, l’Arta, i Partiti che hanno saputo scegliere e si sono schierati”, dice Lagatta.