Pescara: Fratelli d’Italia e il mercatino della discordia

Rapposelli spara a zero contro Carota e Cremonese: a Pescara la vicenda del mercato rionale di San Giuseppe è la goccia che fa traboccare il vaso in casa Fratelli d’Italia.

In un lungo comunicato il Presidente della Commissione Commercio a Pescara, Fabrizio Rapposelli, non risparmia i colleghi di partito (Fratelli d’Italia) Roberto Carota e Alfredo Cremonese rispettivamente coordinatore cittadino del partito della Meloni e assessore al commercio della giunta Masci. Oggetto del contendere, o forse “scusa” per far traboccare un vaso già colmo di altro e da un pò, la vicenda del mercato rionale di San Giuseppe.

“Tentare di sminuire le problematiche oggettive inerenti i mercati di Pescara riducendole a ‘fattarelli’ di paese, riconducibili a presunte diatribe personali di bassa lega, come ha fatto il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Roberto Carota, nella vicenda Cremonese, significa non conoscere i fatti, significa non essere neanche interessato al governo della città, significa voler denigrare anche il ruolo stesso del consigliere comunale, specie di maggioranza”. Con questi toni Rapposelli travolge Carota.

“Restano i dati oggettivi, ovvero l’assenza di dialogo dell’assessore al Commercio con la Commissione delegata presieduta dal suo stesso partito, Fratelli d’Italia, e l’adozione di delibere arbitrarie che non vengono condivise né con il suo capogruppo al Comune né tantomeno con il consigliere Massimo Pastore né con qualunque altro consigliere di maggioranza. Ed è grave, specie quando quelle delibere già adottate e non comunicate creano delle evidenti e inaccettabili disparità di trattamento tra cittadini”. Sempre Rapposelli stavolta verso Cremonese al quale indirizza toni di richiamo alle gerarchie, ai ruoli e al rispetto dei cittadini. ” Non ha capito come si esercita la carica affidatagli dopo 14 mesi di rodaggio. In questo specifico caso è evidente che siamo dinanzi a un problema gestionale delle deleghe affidate all’assessore al Commercio ed è semplicemente scorretto quel modus operandi che non tiene in alcuna considerazione il ruolo dei consiglieri di maggioranza e anche di opposizione, perché i mercati cittadini non sono di proprietà della destra né della sinistra”.

E se Carota viene bollato come il protagonista di “uno sterile tentativo di ridurre ad una bega di paese le problematiche sollevate che piuttosto avrebbe avuto il dovere di conoscere”, quanto all’assessore Cremonese Rapposelli conclude con un “mi sarei aspettato una reprimenda nei confronti di un assessore che da 14 mesi non affronta il grave problema di un mercato coperto, quello di via dei Bastioni, che sopravvive con un cantiere finanziato, ma fermo, e con lavori di riqualificazione che sono indispensabili, ma che non riesce ad avviare”.