Covid Abruzzo: Marsilio dispone didattica a distanza per superiori e università

“Sospensione delle attività scolastiche secondarie di secondo grado in presenza con ricorso alla didattica digitale a distanza”. Così un’ordinanza firmata dal governatore Marsilio, valida da mercoledì 28 anche per le università.

 

L’ordinanza impone modalità a distanza anche per le “attività di formazione delle università”. Per quanto riguarda le scuole superiori, il provvedimento dispone che “la didattica in presenza continui ad essere effettuata a vantaggio degli alunni a vario titolo portatori di disabilità” o “in ragione di riconosciuta condizione di necessità”. Le misure in questione sono valide dal 28 ottobre “sino al termine di vigenza del Dpcm del 25 ottobre”.

“La didattica in presenza nelle scuole secondarie superiori resterà garantita a tutti gli alunni a vario titolo portatori di disabilità, ovvero in ragione di riconosciuta condizione di necessità”. Lo precisa l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, puntualizzando una specifica disposizione contenuta nell’ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione, Marco Marsilio. “Ho sollecitato l’introduzione di questa possibilità – rimarca l’assessore – per rispondere alle particolari esigenze formative degli studenti più fragili, che potrebbero essere penalizzati maggiormente dalla didattica a distanza”.

” Una misura che si è resa necessaria per ridurre le situazioni di assembramento e di conseguente, potenziale, contagio. Non ho aggiunto la seconda misura suggerita, che chiedeva la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi (escluso alimentari e servizi essenziali), perché questa misura era stata pensata prima che il Governo Conte emanasse l’ultimo DPCM. Con il DPCM, infatti, Conte ha praticamente chiuso un numero importante e significativo di attività, con un regime orario che produce un ‘coprifuoco’ di fatto, seppur non dichiarato”. Questo il commento del presidente Marsilio che ha appena emanato un decreto che rimanda la scuola superiore alla didattica a distanza. Marsilio spiega: “Con il Governo ci siamo confrontati tutta la giornata di sabato scorso: le Regioni avevano chiesto, tutte insieme, di ‘destra’ o di ‘sinistra’, di consentire l’attività di ristorazione fino alle ore 22, ed espresso forti perplessità sui criteri che portavano alla chiusura di palestre, cinema, teatri, piscine. Purtroppo, la notte stessa il Presidente Conte ha firmato il Decreto senza tenere conto di queste richieste che venivano da tutte, ripeto: tutte, le Regioni italiane. Avendo quindi chiuso moltissime attività, non ho ritenuto necessario chiedere al mondo produttivo e del commercio un ulteriore sacrificio. Avrei preferito, seguendo il consiglio dei nostri tecnici e scienziati, di gran lunga ‘sacrificare’ un giorno di apertura alla settimana per i negozi dei centri commerciali, che vedere ridotti alla disperazione e alla paura di non farcela migliaia di attività legate al tempo libero, alla cultura, alla gastronomia, allo sport (con tutte le filiere che ne derivano). Il Governo si è assunto la responsabilità di queste scelte, esercitando i poteri in suo possesso. Mi auguro che domani stesso il Consiglio dei Ministri approvi un pacchetto di misure economiche efficaci e rapide, per rimborsare e indennizzare tutti quanti sono stati colpiti dalle restrizioni e vedono compromesso il loro futuro. Ne va della coesione sociale e del senso di giustizia che è alla base della convivenza civile”.