4 novembre a Chieti: tra commemorazioni e il futuro delle caserme

Nel giorno in cui si celebrano l’Unità Nazionale e le forze armate, le vetrine dei negozi di corso Marrucino a Chieti sono state addobbate con divise dei vari corpi militari, simboli e cimeli di un tempo passato. Intanto si fa il punto sulla riconversione delle caserme.

Il 4 novembre è il giorno dell’unità nazionale e delle forze armate e si celebra il 103° anniversario della fine della Grande guerra. La città teatina partecipa, anche attraverso i suoi negozi, alla cerimonia di commemorazione. L’esposizione è stata curata dalle forze armate e dai corpi civili e militari dello Stato. La celebrazione della giornata del 4 novembre è stata organizzata dalla Prefettura. La manifestazione si è tenuta davanti al monumento ai Caduti che si trova nella Villa Comunale alla presenza delle autorità civili e militari.

Schierato il plotone di formazione, dei labari e delle associazioni combattentistiche e d’arma, dei gonfaloni del Comune e della Provincia. Dapprima l’alzabandiera, poi il tributo agli onori con la deposizione delle corone.

Il generale Paolo Aceto, comandante della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, ha letto il messaggio del ministro della difesa Lorenzo Guerini, mentre il prefetto Armando Forgione quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per concludere è stata letta la preghiera in onore dei caduti ed è stata ammainata la bandiera.
Nel contempo il prefetto Armando Forgione e il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, hanno fatto il punto sulla riconversione delle caserme cittadine. La caserma Bucciante che ospiterà, tra l’altro, la biblioteca De Meis, e l’Università d’Annunzio ha mostrato interesse a trasferire nella struttura una facoltà quando i lavori, tra circa un anno e mezzo, saranno completati. Per la caserma Berardi, invece,  si pensa a diverse opzioni: trasferimento del Liceo scientifico oppure la Caserma della Guardia di Finanza o dei Carabinieri.
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