Usura a Pescara, rom arrestato dai Carabinieri

Usura

Praticava usura a Pescara: un arresto dei Carabinieri. E’ un 36enne di etnia rom. L’Arma diffonde un opuscolo.

I Carabinieri della Compagnia di Pescara hanno tratto in arresto un rom 36enne di Pescara per il reato di usura. Si tratta del pluripregiudicato Guerino Spinelli.

Ad innescare le indagini un 43enne pescarese che nel mese di settembre scorso si è presentato in caserma dichiarando di essere vittima di usura. L’uomo ha riferito che dal mese di dicembre 2015, trovandosi in forti difficoltà economiche aveva deciso di rivolgersi a Spinelli ricevendo un primo prestito di mille euro . Avevano pattuito la restituzione del capitale, dopo appena una settimana, più gli interessi per un totale di 1500 euro, con un tasso dunque del 5o% settimanale.

Ma nonostante tutto l’uomo era riuscito ad onorare il suo debito. Dopo qualche tempo, trovandosi nuovamente in difficoltà, aveva chiesto altri soldi: 1.000 euro alle stesse condizioni. La vicenda è proseguita fino al mese di luglio 2016, quando la vittima, che fino a quel momento aveva sempre puntualmente pagato, aveva subito un infortunio e non aveva potuto lavorare. Una circostanza che lo aveva portato a ritardare i pagamenti con ovvie conseguenze: telefonate continue, pressanti ed insistenti, minacce, intimidazioni di ogni tipo fino al “trattenimento” dell’autovettura della vittima a garanzia del prestito.

La vittima aveva anche chiesto un anticipo del salario al proprio datore di lavoro che gli aveva dato la somma di 400 euro, consegnata immediatamente a Spinelli. Ma questi, per tutta risposta, gli aveva riferito che, a causa di tutti i ritardi cumulati, la somma da restituire era salita a 2.400 euro. Ad agosto 2016, avendo ricevuto un accredito sul suo conto corrente di circa 600 euro da parte dell’INAIL per l’infortunio subito, la vittima aveva preso appuntamento presso il bancomat delle poste per prelevare il denaro restante sul conto e consegnarglielo. Ma in quella circostanza, dato che l’ATM gli aveva negato la transazione, il rom aveva preso il bancoposta della vittima, chiedendogli il codice pin. A distanza di qualche giorno Spinelli aveva prelevato la somma di 600 euro, e la vittima era quindi convinta di dover restituire solo 1.400 euro.

A settembre Spinelli ha nuovamente chiamato la vittima riferendogli che, nel frattempo, aveva maturato ulteriori interessi arrivando quindi a 2.000 euro da restituire. Ne era seguito un incontro nel corso del quale l’uomo è stato oggetto di pugni, schiaffi e minacce. La vittima, esausta e spaventata, ha quindi sporto denuncia e all’appuntamento fissato con il rom si sono presentati anche i Carabinieri che, dando alla vittima banconote fotocopiate da consegnare all’usuraio, lo hanno incastrato ed arrestato.

Non soltanto repressione, ma anche prevenzione e informazione sono essenziali, secondo l’Arma, per fronteggiare il fenomeno dell’usura. A tale scopo è stato diffuso un opuscolo con numerosi consigli ai cittadini.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.