Stadio Adriatico Pescara, la società: “di progetti ce ne sono ben due”

Nel dibattito sul nuovo Stadio Adriatico di Pescara fa chiarezza la società del Delfino: “Di progetti ce ne sono due, e sono stati investiti già 120 mila euro. Il resto è… burocrazia e strumentalizzazioni politiche”

Ancora un intervento, questa volta della società di calcio Delfino Pescara 1936, nell’ambito delle polemiche in relazione alla riqualificazione dello stadio Adriatico-Cornacchia. Dopo la segnalazione di Forum H2O e Soa sull’assenza di un nuovo progetto agli atti di Comune e Soprintendenza (clicca qui), e la risposta dell’assessore comunale allo Sport Giuliano Diodati che parla, tra l’altro, di incontri solo interlocutori e di non aver mai detto che ‘avremmo depositato un nuovo progetto’ – CLICCA QUI-, stamani è arrivata la presa di posizione del Delfino Pescara 1936 che, in una nota, fa chiarezza.

“Ad oggi” -spiega la società del presidente Daniele Sebastiani (nella foto)- “sono stati investiti quasi 120mila euro per progetti di massima, studi di fattibilità e business plan. Gli stessi sono stati visionati dal Comune di Pescara ed altri enti competenti”. “Le nostre proposte sono state mostrate ed affidate all’Amministrazione Comunale di Pescara, sono state illustrate ad esponenti istituzionali di rilievo della Regione Abruzzo, sono prese come esempio presso riunioni di Credito Sportivo,come si attesta in una delle tante proprio in questi giorni a Roma per illustrare la maniera più corretta per accedere a tali fondi. Non ultimo – spiega nella nota la società calcistica – sono state riportate alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Regione Abruzzo,con la quale abbiamo dialogato, ma soprattutto dalla quale abbiamo ascoltato tutte le indicazioni del caso volte alla salvaguardia artistica dei ‘Cavallotti di Piccinato'”. “Da queste discussioni la Delfino Pescara 1936 è riuscita a commissionare ed elaborare non uno ma ben due progetti. Pertanto alla luce del percorso fino ad oggi effettuato, La Delfino Pescara 1936 ribadisce con forza che al di la della parte burocratica, certo non di sua competenza, si evince il chiaro intento di questa società nel cercare di realizzare una struttura moderna ed importante sia per il calcio pescarese sia per l’indotto economico cittadino. Questa struttura può essere una base per la crescita societaria, un bene per l’economia cittadina, sicuramente un costo in meno per la collettività su una struttura da adeguare da qui a poco viste le ultime indicazioni Uefa, ma certo non può e non deve essere – conclude la società biancazzurra – un argomento di strumentalizzazione politica alla quale la Delfino Pescara 1936 non vuole partecipare

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.