Delitto piccolo Maxim Maravalle: nominato il perito delle intercettazioni

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Va avanti il processo per la tragedia del piccolo Maxim Maravalle, il bimbo ucciso nel sonno dal padre a Pescara.

Il Gup di Pescara Nicola Colantonio ha affidato formalmente l’incarico al perito Caterina Del Zingaro, per trascrivere una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali dei quattro imputati, nel processo per la morte di Maxim, il piccolo di 5 anni ucciso dal padre adottivo Massimo Maravalle a Pescara nella notte tra il 17 e il 18 luglio del 2014 “in preda a un delirio letale, paranoide e persecutorio”. L’udienza é stata rinviata al 2 febbraio 2016 l’inizio della discussione. Con Massimo Maravalle è imputata la moglie Patrizia Silvestri, che deve rispondere di falso in concorso: insieme al marito, nel corso dei colloqui delle procedure per l’adozione avrebbe omesso di riferire i disturbi e la patologia psichiatrica di cui l’uomo soffriva. I medici Giuliana Iachini e Fabio Panzieri, devono rispondere di falso, per i due certificati nei quali è stata attestata l’assenza di patologie di Maravalle.
Massimo Maravalle dal 28 settembre scorso è in regime della libertà vigilata, che gli è stato concesso dal gip in sostituzione della detenzione all’OPG di Aversa, dove Maravalle era detenuto dal dicembre del 2014. L’uomo è tornato a vivere a Pescara, nella stessa casa dove si è consumato l’omicidio.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.