L’Aquila, nuove ombre sul Progetto CASE: la Gdf indaga sulle bollette

La Procura della Corte dei Conti ha delegato alla Guardia di Finanza, da quel che si sa, le indagini sulla mancata riscossione dei canoni e delle bollette del Progetto CASE, enorme patrimonio immobiliare del Comune dell’Aquila.

Il Comune ha crediti per circa 20 milioni di euro. Di questo argomento si è parlato anche in una accesissima commissione comunale in cui sono volati anche scambi di accuse reciproche tra consiglieri.

La giunta comunale così, come spiega il vice sindaco Raffaele Daniele, ha votato una delibera che ora dovrà passare in Consiglio che prevede la riscossione coattiva dei soldi non versati. Tecnicamente il Comune va ad incaricare l’Agenzia delle entrate della riscossione secondo una lista di morosi fornita dallo stesso comune. Gli utenti che continueranno a non pagare rischiano pignoramenti. Altra nota dolente è che il Comune dal 2018 non invia le bollette relative ai consumi. La Corte dei Conti si è mossa dopo una relazione della commissione garanzia e controllo su input del presidente Giustino Masciocco che parlava di situazione fuori controllo. In base a questa relazione viene fuori che il Comune dal 2010 al 2019 non ha incassato ben 15 milioni di euro tra consumi, canoni e bollette. La voce più importante è quella relativa ai consumi.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.