L’Abruzzo si è svegliato in Arancione, ma è tensione con il Governo

Da oggi in vigore i primi effetti dell’ordinanza del presidente Marsilio. Il Governo prepara la messa in mora. Riaperti i negozi.

Ieri sera l’accelerazione del presidente della Regione Marco Marsilio, con l’ordinanza che pone l’Abruzzo in zona Arancione (CLICCA QUI PER IL CONTENUTO E LE REAZIONI).

In Abruzzo, a differenza delle altre regioni, è stato lo stesso presidente Marsilio a firmare in queste ore il passaggio di colore dopo “aver avvisato il ministro Speranza”. Il Governatore aveva lui stesso sottoscritto un’ordinanza per entrare in zona rossa lo scorso 18 novembre ed ora ha annullato di fatto quel provvedimento con quello nuovo. Ma fonti di governo hanno precisato che “la cabina di regia che monitora i dati di tutte le regioni ha riconosciuto questa anticipazione che avrebbe potuto portare alla zona arancione nella giornata di mercoledì. La scadenza dei 21 giorni è però prevista per mercoledì, non per lunedì. Quindi non c’è avallo su questa ulteriore anticipazione”. Ma dall’Abruzzo si conferma il cambiamento di colore, e stamani i negozi hanno già riaperto. “L’ordinanza del presidente Marsilio è in vigore e il governo può solo, eventualmente, impugnarla”, insistono fonti vicine al governatore Marco Marsilio.

Si sta preparando dal Governo una lettera di diffida indirizzata al governatore Marsilio, in cui si chiede al presidente della Regione di ritirare l’ordinanza che anticipa di due giorni l’entrata della Regione in zona arancione. Secondo la messa in mora, se la richiesta non sarà eseguita, la responsabilità di eventuali nuovi contagiati nei luoghi che sarebbero invece dovuti restare chiusi ricadrebbe sotto la diretta responsabilità della Regione Abruzzo.

 

MARSILIO: “NON CERCO LO SCONTRO” – “Non cerco lo scontro istituzionale: collaboro e continuerò a collaborare con correttezza con il governo. Penso che il governo abbia fatto una interpretazione sbagliata delle norme e delle tempistiche che non tengono conto dei dati reali. Non sono un irresponsabile. Ho anticipato la zona rossa. Penso che bisogna essere seri: quando c’è pericolo si adottano soluzioni di salvaguardia, anche le più drastiche. Quando però i dati ci dimostrano che la situazione è sotto controllo torniamo ad aprire in sicurezza. Non credo che 48 ore di anticipo nell’apertura dei negozi possano stravolgere la situazione sanitaria del nostro territorio. La nostra regione è nella media nazionale.” Così Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo su Rai Radio1 all’interno del programma “Che giorno è”.

Il Servizio del Tg8:

I COMMERCIANTI A PESCARA E CHIETI – L’ordinanza emanata ieri sera dal presidente Marsilio permette la riapertura dei negozi di abbigliamento, calzature e articoli di gioielleria che avevano dovuto abbassare le saracinesche con l’avvio della zona rossa. La riapertura c’è stata in un clima di confusione per gli eventi accavallatisi nella serata di ieri.

Il Direttore Regionale di Confesercenti Lido Legnini: “Con l’Ordinanza in vigore chi vuole oggi ha potuto riaprire. Auspicavamo una riapertura in accordo fra Regione e Governo, ma va bene lo stesso perché si può tornare ad una apertura completa del commercio fisso. Abbiamo anche però chiesto alla Prefetture che in caso di cambiamenti di Ordinanze ci sia una comunicazione tempestiva alle associazioni di categoria e ai commercianti”.

Il Presidente della Confcommercio Pescara, Riccardo Padovano: “Come associazione accogliamo con soddisfazione l’Ordinanza del Presidente della Regione. Abbiamo più volte detto ad alta voce che era importante riaprire le attività commerciali prima dell’Immacolata in quanto questo è un momento fondamentale per gli acquisti in vista del Natale. Certamente sarebbe stata auspicabile una decisione condivisa in quanto le contrapposizioni sulle questioni di forma generano solo incertezza fra gli operatori e disorientamento nell’opinione pubblica. Adesso però guardiamo al risultato positivo ottenuto e ribadiamo l’appello ai consumatori a fare gli acquisti di Natale sul territorio. Sono loro con le loro scelte, evitando di portare i propri soldi fuori dal territorio con gli acquisti on line, che possono aiutare il commercio locale a non morire”.

Marina Dolci, titolare del centralissimo negozio di via Roma a Pescara: “Con l’Ordinanza della Regione possiamo riaprire come abbigliamento e calzature e lo facciamo a ridosso dell’8 dicembre sperando di poter riprendere a lavorare dopo due settimane durissime”. Oggi nel capoluogo adriatico, complice anche il ponte dell’Immacolata Concezione e le scuole (quelle che hanno continuato in presenza) chiuse, non si vede molta gente in giro. Anche a Chieti chi ha voluto ha potuto riaprire anche se nel capoluogo teatino il lunedì mattina è giorno di chiusura settimanale.

 

QUI TERAMO – Il muro contro muro tra Governo e Regione sulla zona arancione ha creato grande confusione e preoccupazione tra i commercianti teramani, che comunque questa mattina nella stragrande maggioranza dei casi hanno riaperto i propri negozi. E i teramani sono tornato a fare le prime compere. Dopo una situazione di incertezza causata dallo scontro istituzionale che si è consumato ieri sera a chiarire la situazione è rassicurare i negozianti sul comportamento da seguire è stato il sindaco Gianguido D’Alberto che intervenendo sull’ordinanza di Marsilio ha chiarito come pur non essendo in linea con la lettera della legge è vigente fino ad un’eventuale impugnazione o sospensione. “Consapevoli che il caos istituzionale che si sta generando non può gravare in nessun caso su cittadini e commercianti – ha detto il sindaco – noi amministrazione comunale diciamo a tutte le attività di potersi attenere al testo dell’ordinanza, e quindi alle regole della cosiddetta zona arancione dalla sua pubblicazione e fino alla permanenza della sua efficacia”. E così i negozi hanno riaperto i battenti. “Ieri sera c’è stata incertezza fino a tarda sera – commenta Dario Sfoglia, titolare dei negozi Poker e Il Bagaglio – poi abbiamo chiamato il sindaco che ha fatto chiarezza sulla situazione. Purtroppo quest’assenza di comunicazioni chiare e univoche ci penalizza ancora di più”. Oggi intanto si riparte. “Riaccendiamo i motori – conclude – anche se molti negozi erano già aperti. Ad essere penalizzati in questa fase sono state prevalentemente alcune categorie, come l’abbigliamento, la pelletteria, le calzature”. Sua stessa linea Manuel Aceto del negozio di scarpe Mazzitti. “Fino a ieri sera tardi non sapevamo cosa fare – sottolinea – poi il messaggio del sindaco ha chiarito la situazione. Oggi riapriamo con spirito positivo, come sempre, ma credo che ai cittadini ci vorrà qualche giorno per riabituarsi”.

 

QUI L’AQUILA – “Il ritorno in zona arancione dell’Abruzzo è un segnale positivo per tutte quelle attività commerciali che da settimane fanno i conti con chiusure rigorose che hanno generato un drastico calo di vendite e fatturati. L’ordinanza del presidente, Marco Marsilio, si inquadra proprio nell’ottica di concedere, in concomitanza con il ponte dell’8 dicembre, che generalmente segna l’avvio degli acquisti e delle iniziative natalizie, una boccata d’ossigeno a tanti piccoli imprenditori così come già avvenuto in altre realtà d’Italia”. Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

“Un’iniziativa intrapresa sia alla luce di dati sanitari confortanti in riferimento alla curva dei contagi sia rispetto alla complessità di una regione che oltre alla pandemia sconta ancora gli effetti negativi di due terremoti. Sarà un Natale diverso dagli altri, difficile forse come solo quello che all’Aquila abbiamo vissuto nel 2009, e l’auspicio è che in tempi complessi come quelli che stiamo vivendo prevalgano concordia e buon senso”.

“Ognuno dovrà fare la sua parte, sarà indispensabile che i cittadini rispettino rigorosamente norme e regole di comportamento, nonostante le festività natalizie tradizionalmente rappresentino un momento di condivisione e socialità. Per questa ragione, come di consueto, la Polizia municipale collaborerà con le forze dell’ordine per assicurare il diligente rispetto delle disposizioni emanate per contenere la diffusione del contagio da coronavirus” conclude il primo cittadino.

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.