Coronavirus Abruzzo: nuove denunce, anche per procurato allarme, nel chietino

Coronavirus Abruzzo: nuove denunce dei carabinieri, anche per procurato allarme nel chietino. Individuato l’autore di un messaggio vocale che ha generato panico.

Ancora denunce da parte dei Carabinieri della Compagnia di Chieti per violazione dell’articolo 650 del Codice penale. A Francavilla due uomini erano usciti per comprare ricariche delle sigarette elettroniche, tre persone, una delle quali alla guida senza mai aver conseguito la patente, sono arrivate fino a Guardiagrele per fare una passeggiata notturna, a San Giovanni Teatino due coniugi di Pescara erano nei pressi del Bocciodromo. Altre tre persone, appena scese dall’autobus a Chieti, provenienti da Città Sant’Angelo, erano intenzionate a fare un giro in città. E’ stato invece denunciato per procurato allarme un giovane il quale, nell’intento di indurre le persone a restare a casa, ha diffuso un messaggio vocale affermando l’esistenza di un focolaio di contagi in un paese del Chietino. Il messaggio è diventato virale nel giro di una serata seminando il panico. I Carabinieri stanno effettuando un monitoraggio, sul web e sui social, di tutte le fake news pubblicate in merito al coronavirus che riguardano l’Abruzzo ed in particolare la provincia di Chieti.

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.