Coronavirus: a Pescara verso la sospensione la parafarmacia del caro-mascherina

Coronavirus: a Pescara avviato l’iter per la sospensione amministrativa, per motivi igienico sanitari e per quella da parte dell’Ordine dei farmacisti, nei confronti della parafarmacia che ha venduto mascherine con un rincaro del 500%.

Il tutto dopo la nuova ispezione eseguita dai Carabinieri del Nas del capoluogo adriatico. I militari per la tutela della salute hanno scoperto, si legge in una nota, “un magazzino dove venivano detenuti rifiuti sanitari speciali in modo pericoloso e non conforme per categorie non omogenee e in promiscuità con alimenti e medicinali in corso di validità; una situazione molto grave con accumuli che ha richiesto l’intervento congiunto stamane con i servizi Ian e Iesp del dipartimento di prevenzione per adozione di provvedimenti urgenti di sospensione. I Nas hanno inoltre rilevato che i locali deposito erano in condizioni tali da renderli pericolosi anche per la sicurezza dei lavoratori stessi, a causa di rifiuti speciali accantonati non corretamente. Il caso è stato segnalato anche all’ordine dei farmacisti, che sta collaborando coi Nas per segnalare ogni caso anomalo, per l’adozione di ulteriori provvedimenti”.

In queste ore i Nas stanno eseguendo numerosi interventi e sopralluoghi in altre farmacie e parafarmacie, in strutture sanitarie pubbliche e private, in strutture sportive e in luoghi della distribuzione alimentare per verificare il rispetto della normativa sul Covid 19 in vigore.

Resta operativo il numero telefonico 085/65961 del comando Nas di Pescara per ogni segnalazione, ma anche per richieste di chiarimenti.

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.