Emergenza rifiuti nel frentano

trattamento rifiutiLANCIANO – Cresce l’attesa per l’ incontro di oggi convocato per chiarire con i sindaci dei comuni soci della EcoLan le criticita’ del servizio smaltimento rifiuti nel comprensorio frentano che mettono a rischio 53 comuni soci e 160mila cittadini di una “condizione di emergenza rifiuti”. L’incontro e’ stato convocato tramite fax martedi’ dal presidente del cda della EcoLan spa, Giampanfilo Tartaglia, in relazione “all’operativita’ degli impianti consortili” tra cui la discarica di Cerratina, la piu’ grande d’Abruzzo, di cui l’Eco.Lan e’ proprietaria. Nei giorni scorsi l’impossibilita’ di trattare i rifiuti indifferenziati da parte dell’Aciam spa di Aielli ha indotto la Eco.Lan – ex Consorzio Rifiuti Lanciano
– a rivolgersi agli altri impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) presenti in Regione, visto che gli indifferenziati per legge non possono lasciare il territorio regionale. In Abruzzo ci sono 4 impianti TMB operativi, 3 pubblici (Aciam di Aielli, Cogesa di Sulmona e Civeta di Cupello) e uno privato nella discarica di contrada Casoni a Chieti, la cui proprieta’ e’ della Deco spa dell’imprenditore
Rodolfo Valentino Di Zio. Il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, che oggi partecipera’ all’incontro con altri 9 colleghi del comprensorio, ha annunciato ieri in una conferenza stampa che chiedera’ “all’assemblea di sfiduciare il cda Ecolan per non aver tutelato l’interesse pubblico”.

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