Chieti: asportato cancro con robot

intervento-chirurgicoE’ stato eseguito con successo all’Ospedale di Chieti il primo intervento col robot per cancro dello stomaco: si tratta del primo del genere in Abruzzo e il primo nella fascia adriatica. L’ospedale più vicino dove si effettuano questi interventi è quello di Forliì, mentre non viene ancora eseguito in nessuno degli ospedali del Sud Italia. L’intervento è stato eseguito dal professor Paolo Innocenti, direttore del Dipartimento di Chirurgia della Asl Lanciano Vasto Chieti e della Scuola di Specializzazione in Chirurgia generale dell’Università “Gabriele d’Annunzio”, e dal dottor Massimo Cieri, con la collaborazione dell’anestesista Daniela Tella e del personale della sala operatoria.
Il vantaggio di operare i tumori dello stomaco col robot risiede nella maggiore radicalità oncologica, cioè nella possibilità di asportare oltre al cancro anche tutti i linfonodi colpiti dal tumore e di eseguire suture dentro l’addome senza aprirlo. A questo si aggiungono i benefici della chirurgia mini-invasiva: l’intervento col robot effettuato attraverso tre piccole incisioni di un centimetro rende possibile giornate post operatorie senza dolore e un rientro a casa dopo 4-5 giorni contro gli 8-10 abituali. “Sono veramente soddisfatto”, ha affermato il professor Innocenti. “Ringrazio il direttore generale della Asl per aver acquistato il robot ‘Da Vinci’ che permette a noi chirurghi di essere all’avanguardia in Abruzzo e in tutto il Centro-Sud nella chirurgia dei tumori. Ho iniziato a utilizzare il robot circa un anno fa e di recente ho festeggiato con tutto il personale della sala operatoria i primi 30 interventi per cancro del colon, tutti realizzati con ottimi risultati. Ritengo che il robot”, ha continuato il prof. Innocenti, “rappresenti il futuro della chirurgia anche perché i progressi di questa tecnologia sono continui e inarrestabili. Tra breve, per esempio, ci sarà un’integrazione con le immagine radiologiche per cui potremo operare con l’immagine della TAC visualizzata all’interno dell’organo che andiamo a operare. Questo è il motivo per cui stimolo i miei giovani specializzandi a interessarsi del robot e delle sue affascinanti tecnologie”.

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