Bollani-De Holanda e Tom Harrell a Pescara Jazz

Bollani-DeHolandaLunedì 21 luglio 2014, Pescara Jazz presenta al Teatro D’Annunzio due concerti di altissimo livello come quelli proposti dal duo formato da Stefano Bollani e Hamilton de Holanda e da Tom Harrell Colors of a Dream, la nuova formazione guidata dal grande trombettista statunitense. Il biglietto di ingresso al Teatro D’Annunzio costa 30 euro per il settore numerato e 20 euro per la gradinata non numerata. Il concerto avrà inizio alle 21.30.
Stefano Bollani e Hamilton De Holanda interagiscono tra di loro con improvvisazioni audaci e costruzioni articolate, con virtuosismi mozzafiato, profondità di sentimento e momenti di grande umorismo, Il disco che hanno pubblicato in duo per la ECM nel 2013 – O que será, registrato dal vivo al Jazz Middelheim di Anversa nel 2012 – riporta fedelmente la forza e l’elegante partecipazione di un sodalizio che unisce con abilità fluida e coerente i tanti linguaggi della musica brasiliana con la visione aperta alle suggestioni proposte dalla modernità. Il formato del duo – spoglio, impegnativo quanto diretto e agile – lascia libertà espressiva ai musicisti, permette aperture immediate utili per mettere in evidenza tutte le sfumature del dialogo così come la bellezza cristallina dei brani.
L’amore di Bollani per il Brasile e la sua musica è ben noto: nei suoi dischi sono presenti molti brani provenienti dal songbook del grande paese sudamericano, interpretati in maniera creativa e originale. Hamilton de Holanda offre al pianista italiano una sponda importante nell’esplorazione di questo patrimonio musicale, essendone un rappresentante di altissima classe. E il loro programma, pur con alcuni brani originali e un omaggio al tango nuevo di Astor Piazzolla, attinge i ritmi dello choro, del samba e della bossa nova nelle composizioni di maestri come Ernesto Nazareth, Tom Jobim, Chico Buarque e Pixinguinha.
Stefano Bollani è divenuto ormai un personaggio conosciuto anche oltre la cerchia degli appassionati di jazz ed è, indubitabilmente un talento unico. Nato nel 1972, Bollani ha iniziato a suonare il pianoforte a cinque anni e sin da giovanissimo si è fatto conoscere nel mondo del jazz e del pop. Dalla fine degli anni ’90, sia per la presenza nelle formazioni di Enrico Rava che per le sue prime prove da leader, il pubblico del jazz ha potuto conoscere la sua straordinaria personalità musicale e la sua vena istrionica che lo porta ad essere un vero dominatore del palcoscenico. Autore di libri, conduttore televisivo, divulgatore musicale, Bollani ha collaborato con una enorme varietà di musicisti e passa senza alcuna difficoltà attraverso gli idiomi, dalla musica classica al pop, dal rock al jazz, naturalmente.
Hamilton de Holanda è una figura importante nella musica brasiliana . Nato a Rio de Janeiro e cresciuto a Brasilia, ha iniziato a suonare il mandolino all’età di cinque anni e, immediatamente, ha iniziato a suonare concerti dal vivo. Poco incline a fermarsi di fronte alle barriere tra i generi musicali, de Holanda ha iniziato a combinare in maniera creativa i mondi dello Choro e del jazz e a dare vita a dei veri e propri esperimenti transculturali. Le sue collaborazioni con Mike Marshall, Richard Galliano, Béla Fleck, la Preservation Hall Jazz Band e molti altri hanno fatto si che il suo talento venisse riconosciuto anche al di fori dei confini brasiliani. Nello stesso tempo, ha continuato a guidare i gruppi a suo nome, a esibirsi in solo e scrivere musica per organici ampi.
Colors of a Dream, il titolo del nuovo progetto di Tom Harrell, è stato ispirato al trombettista statunitense dal fascino esercitato dalle immagini oniriche e dalla possibilità che tutti abbiamo di imparare dai nostri sogni, con riferimenti che avvicinano i dipinti di Salvador Dalì, gli studi di Carl Jung e i concetti propri della mitologia degli aborigeni australiani. Per raggiungere le sonorità ricercate, Harrell ha aggiunto alla line-up della sua storica formazione – vale a dire Wayne Escoffery al sax tenore , Ugonna Okegwo al contrabbasso e Johnathan Blake alla batteria – anche il sassofonista Jaleel Shaw e Esperanza Spalding al contrabbasso e alla voce. Ne viene fuori una formazione senza pianoforte ma non per questo povera di supporto armonico: Harrell stesso spiega la scelta della strumentazione con l’obiettivo di ottenere un suono chiaro e ha composto la musica tenendo in mente questo tipo di strumentazione e, in particolar modo, la possibilità offerte dalla presenza della voce e del basso di Esperanza Spalding.
Il repertorio del gruppo spazia dallo swing al funk agli accenti latin, con una particolare attenzione allo sviluppo delle melodie, alle poliritmie innescate dalla presenza dei due bassi, alle delicate atmosfere disegnate dalla voce della contrabbassista. Il gruppo ha debuttato al Village Vanguard alla fine di marzo del 2013 ed entrato in studio, la settimana successiva per registrare l’album.
La musica di Harrell trascende tutte le etichette musicali. Trombettista conosciuto per lo stile improvvisativo lirico, per il tono scuro e, allo stesso tempo, caldo, la sua musica spazia in ogni direzione sui binari della modernità. Per quasi 50 anni, ha costantemente creato nuova musica e ha costruito una discografia composta di oltre 270 registrazioni, ha vinto premi e referendum ed è stato nominato più volte per i Grammy Awards.
Nato nell’Illinois e cresciuto in California, Harrell ha studiato composizione musicale presso la Stanford University. Ha collaborato con il gotha del jazz a partire da grandi direttori d’orchestra come Stan Kenton e Woody Herman per entrare a far parte, nei primi anni 1970, del quintetto di Horace Silver per arrivare poi a suonare con Sam Jones, Bill Evans, Dizzy Gillespie, Phil Woods, Charlie Haden, Art Farmer, Joe Lovano, Jane Monheit, Philip Catherine e Jim Hall. Nel corso della sua carriera ha condotto le sue formazioni – dal trio alle big band – in tutti i più importanti festival del mondo.

Pescara Jazz prosegue, martedì 22 luglio, con un doppio set dedicato alla voce sul palco del Teatro D’Annunzio. Nella prima parte l’anteprima assoluta di Loving Ella Fitzgerald, il nuovo progetto di Simona Molinari, e a seguire il concerto di Al Jarreau.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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