Influenza suina: donna deceduta a Sulmona, grave la sorella

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Influenza suina: donna di 53 anni deceduta a Sulmona, grave sua sorella di tre anni più giovane. Qualche anno fa l’influenza suina seminò il panico per i decessi che provocò in tutto il mondo. Si parlò di una vera e propria epidemia, poi rientrata grazie al Servizio Sanitario Mondiale.

A qualche anno di distanza, la temuta febbre torna a mietere vittime. Una donna è deceduta e sua sorella è ricoverata da circa una settimana in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Umberto I di Roma. Le due sorelle della frazione di Badia  erano state ricoverate in un primo momento all’Ospedale Annunziata di Sulmona, dove i medici avevano diagnosticato il virus H1N1. Le due sorelle, non vaccinate avevano le difese immunitarie bassissime, al punto tale che una delle due sorelle non è riuscita a superare la crisi. La sorella più giovane è stata trasferita all’Umberto I di Roma dove è ricoverata in gravi condizioni di salute. Secondo il servizio di prevenzione bisogna evitare allarmismi in quanto il virus è contagioso ma non esiste pericolo di diffusione. La 53 enne deceduta, hanno riferito i sanitari, era disabile, non vaccinata e viveva in un’abitazione nella frazione di Badia in condizioni di grave disagio.

Il dipartimento di igiene e prevenzione della Asl provinciale dell’Aquila, ha avviato un’indagine per verificare in maniera approfondita il caso della morte, nell’ospedale SS.Annunziata di Sulmona, il 28 febbraio scorso, di una donna poco più che 50enne risultata positiva al virus H1N1 e che non si era sottoposta al vaccino antinfluenzale. È intenzione del dipartimento di igiene e prevenzione della Asl verificare condizioni di vita e luoghi di residenza delle due sorelle – un’area nel territorio comunale di Sulmona piuttosto isolata – per valutare un’eventuale azione di prevenzione.

E nel pomeriggio il servizio Prevenzione Asl 1 ha diffuso un comunicato stampa nel quale si legge che ‘non vi è nessun allarme per la febbre suina (H1N1) con la  situazione sotto controllo’. “Si tratta di una patologia”- dichiarano i medici– che si manifesta con le caratteristiche dell’influenza e che si trasmette per via area. In genere attecchisce su soggetti in stato debilitazione e con difese immunitarie basse; l’esistenza di condizioni di degrado igienico-sanitarie può sicuramente costituire un habitat favorevole all’insorgenza del virus. Il vaccino per l’influenza stagionale- proseguono i medici della Prevenzione-  è una protezione  che alza le difese contro il virus  H1N1. L’insorgere di casi del tutto sporadici rientra nel dato fisiologico della possibilità di trasmissione della malattia. La Asl, come misura immediata e basilare, ha attivato tutte le procedure necessarie per gli accertamenti del caso. Allo stato, comunque, la situazione è sotto controllo e non desta preoccupazioni’.