Pescara: Manzoni abruzzese con “Ssu spusalizie nen s’à da fa’!”

A Pescara, dal 13 al 18 marzo, di scena lo spettacolo “Ssu spusalizie nen s’à da fa’!”, un adattamento all’abruzzese maniera de ” I promessi sposi ” di Alessandro Manzoni.

Lo spettacolo, della durata di un’ora e dieci minuti circa, andrà in scena all’auditorium dell’Accademia Musicale Pescarese di via dei Peligni a Pescara mercoledì 13, giovedì 14, sabato 16, domenica 17 e lunedì 18 marzo, alle ore 21.00 e domenica alle ore 18. Sul palco gli attori della Compagnia Teatrale Ennio Flaiano  e del laboratorio teatrale dell’Associazione Culturale Profumo di Scena presentano la esilarante ma non del tutto infedele versione de ” I promessi sposi”.

La regia è curata da Rossella Mattioli, attrice e regista con molteplici esperienze in ambito teatrale e musicale, negli ultimi anni si è rivolta anche al cinema, la quale spiega  che”Il capolavoro di Alessandro Manzoni è un’opera che non sempre la scuola ci ha fatto apprezzare e amare nella giusta maniera. Drammatizzato in dodici scene e, soprattutto, in dialetto abruzzese, abbiamo riambientato il romanzo sul lago di Bomba, dove don Rodrighe, il signorotto del paese, vuole impedire le nozze tra il terrone ‘Nzine e la “padana” Lucietta, ovvero Cijètte, nata dal matrimonio tra la nostrana Agnese ed un uomo del nord.

“Ssu spusalizie nen s’à da fa’!”, questa la minaccia che i bravi riportano al pauroso don Abbondie. Fra’ Crisommele aiuterà i giovani, forte della propria esperienza e della cieca fiducia nella “Divine Pruvidenze”. Cijètte si rifugerà in convento sotto la protezione della monaca di Mozzagrogna, ma don Rodrighe riuscirà a farla rapire con la complicità de lu ‘Nnummenate, un potente signore chietino, col quale troverà un accordo nonostante quest’ultimo sia tifoso del Chieti mentre lui lo è del Pescara.

‘Nzine, dopo varie peripezie e dopo essere scampato alla peste portata negli Abruzzi dai temibili Marchigiani, ritroverà Cijètte e potrà finalmente sposarla. L’uso del dialetto non ha solo una funzione comica, ma assume anche una valenza culturale, in quanto permette la ricostruzione di eventi storici attraverso la genesi di espressioni originali, come ad esempio “à ite a fa’ la terra pe’ li cice”, espressione legata ad un capitolare di Carlo Magno e che dalle Marche, il confine meridionale dell’Impero, è poi passata in Abruzzo”.

Questi gli interpreti:

Salvatore Avallone, Pietro Cerritelli, Stefano Di Caprio, Valeria Di Giove, Simonetta Di Sante, Assunta Giuliano, Susanna Lorusso, Alessandro Luberti, Alessandro Parente, Giovanni Patrì, Rossella Quitadamo, Raffaella Spina, Francesco Tiberi.

Rossella Mattioli ha girato alcune puntate per delle sit-com sotto la guida di Franco Brogi Taviani e di Elisabetta Marchetti. Ha partecipato a fiction quali “Un medico in famiglia 8 “(2013), “Rex 6″ (2014), “L’onore e il rispetto” (2017), “Il bello delle donne… alcuni anni dopo “(2017), “È arrivata la felicità 2″ (2017).

La Compagnia Teatrale Ennio Flaiano nasce a Pescara nel 2014 all’interno dell’Associazione culturale Ennio Flaiano, ad opera di Rossella Mattioli e Paolo Rosato che hanno recepito la volontà e il desiderio di Edoardo Tiboni di organizzare un’ attività teatrale all’interno del Mediamuseum di Pescara in grado di portare in scena opere di Flaiano e di altri autori – non solo abruzzesi o italiani – spesso dimenticati o poco frequentati dalle produzioni legate ai circuiti meramente commerciali. Diventata autonoma nel 2018, essa attinge gli attori dal laboratorio teatrale dell’Associazione Culturale Profumo di Scena.