Serie C – Cavese Teramo, le probabili formazioni

Poker cercasi. Il Teramo proverà a conquistare la quarta vittoria consecutiva nella trasferta di domani contro la Cavese. Tedino dovrebbe apportare un paio di variazioni alla squadra vista all’opera col Catanzaro. Tra i campani diversi indisponibili.

La quarta giornata di ritorno vedrà il Teramo in trasferta contro la Cavese (gara alle 17,30 al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia). La voglia di centrare il 4° successo consecutivo è palese, ma bisognerà fare i conti con una squadra ferita dal 3-1 subìto in casa del Picerno e che vuole fare punti importanti in ottica salvezza. In casa biancorossa, viceversa, si chiede strada per provare ad avvicinare il 5° posto (distante 7 punti). Nel Teramo out Minelli, Iotti, Lasik e Di Matteo. Non convocato Martignago, sempre più vicino al Catania. Rientra Mungo, ma partirà dalla panchina. Tedino potrebbe apportare qualche variazione all’undici che nel recupero di mercoledì ha battuto 1-0 il Catanzaro. Due i ballottaggi: in difesa Piacentini-Soprano con il secondo favorito; a centrocampo si giocano una maglia Arrigoni (favorito) e Viero. Rientrerà in attacco Magnaghi (anche se il classe 2000 Birligea ha fatto bene mercoledì). Non proprio irresistibile il cammino casalingo della Cavese guidata da Campilogno (tra i dirigenti c’è l’ex DS del Pescara Peppino Pavone): 4 vittorie (ma nell’ultima è stata battuta la capolista Reggina), ma anche 6 segni X e uno stop. Tre gli ex: Bulevardi, Favasuli e Lulli. In casa campana lunga la lista degli indisponibili: Bisogno, Nunziante, Rocchi e Russotto. Recuperano, invece, D’Ignazio e Castagna. All’andata finì 2-0 per il Teramo (Magnaghi-Bombagi).

PROBABILI FORMAZIONI

CAVESE (4-4-2): D’Andrea; Matino, Marzorati, Favasuli, Polito; Spaltro, Matera, Lulli, Sainz Maza; Di Roberto, Cesaretti. Allenatore: Campilongo.

TERAMO (4-3-1-2): Tomei, Cancellotti, Cristini, Soprano, Tentardini; Santoro, Arrigoni, Ilari; Costa Ferreira; Bombagi, Magnaghi. Allenatore: Tedino.

ARBITRO: Maggio di Lodi (assistenti Bonomo di Milano e Giorgi di Legnano).