Pescara C/5 annuncia “Non scendiamo in campo”

Pescara C/5. Dopo l’esecrabile gazzarra di gara 1 scudetto, il Presidente Iannascoli annuncia la sospensione di tutte le attività e competizioni ufficiali.

Una clamorosa, eclatante protesta figlia dei gravi episodi verificatisi al termine del match di giovedì scorso contro la Luparense. La società biancazzurra medita seriamente di non scendere in campo nelle successive sfide. Le prossime sono in programma mercoledì 7 e venerdì 9 giugno a Bassano del Grappa. Il Pescara chiede giustizia. Lunedì le decisioni del giudice sportivo.

Di seguito il comunicato integrale del Pescara C/5 a firma del Presidente Danilo Iannascoli

SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ E DI TUTTE LE COMPETIZIONI

Il presidente Danilo Iannascoli comunica che a seguito dei gravissimi fatti accaduti prima, durante e dopo la gara 1 di Finale Play Off, con aggressioni verbali e fisiche subite dai nostri dirigenti e giocatori, dell’ennesima inadeguata direzione arbitrale figlia di designazioni cervellotiche e non imparziali e dall’ormai ripetuta e inaccettabile preventiva richiesta di assistenza presentata dalla squadra avversaria alle forze dell’ordine e ai commissari e delegati, condita da lettere costruite su motivazioni fantasiose e offensive che non fanno altro che inasprire gli animi già prima dell’inizio delle gare, hanno purtroppo comportato un clima e un finale di gara che non posso ne accettare ne dimenticare e, quindi, dalla data odierna sono costretto a sospendere sia gli allenamenti della prima squadra che tutte le attività e competizioni ufficiali.
Utilizzare il terzo tempo per aggredire un giocatore avversario, utilizzare le parole “terremotati” e “handicappato” da squallidi personaggi che nulla dovrebbero avere a che fare con lo sport, non possono passare impunite e non possono essere taciute.
Il mio costante impegno nel sociale e la carica di Presidente del Panathon Adriatico, che sono onorato di rappresentare, non mi permettono di continuare dopo aver dovuto assistere a tutti i fatti accaduti che hanno calpestato i valori dello sport che giornalmente difendo e promuovo con ogni mezzo.
Le affermazioni e le offese dei tesserati e dei giocatori della Luparense verso la mia Regione, la mia Città e la mia Società, rappresentata in panchina dal Vice Presidente Matteo Iannascoli, non passeranno impunite e i miei legali sono già stati delegati e autorizzati a tutelarmi in tutte le sedi.
Grazie a tutto il popolo biancoazzurro ed agli sportivi che hanno nuovamente riempito il Papa Giovanni Paolo II per averci sostenuto con calore, affetto e con il solito incitamento corretto e non offensivo nei confronto degli avversari

Danilo Iannascoli