Celano Piccone, se n’è andato un pezzo di storia. Capaldi “Il papà di tutti”

Celano Piccone. Calcio abruzzese in lutto. Stamane, all’età di 78 anni, è deceduto l’imprenditore e storico Presidente Ermanno Piccone. Il d.g. del Teramo Emilio Capaldi “Un uomo con la U maiuscola. Era il papà di tutti. Accanto a lui per 25 intensi e impagabili anni. Sono profondamente addolorato”.

Celano Piccone

Dopo una breve parentesi da vicepresidente all’epoca di Ferdinando Barigazzi ( 1985 – ’86 ), Ermanno Piccone ha preso in mano le redini della società, portando il club marsicano dall’Eccellenza alla serie C 2 e sfiorando la promozione in C 1, nel 2008, nella storica doppia finale col Real Marcianise. Sei stagioni tra i professionisti. Un modello di organizzazione. Sotto la gestione Piccone sono arrivati calciatori che ancora oggi giocano in serie A ( Daniel Ciofani, Federico Dionisi, Sebastien De Maio ). Il figlio Filippo Piccone, già sindaco di Celano, è stato senatore e deputato. Lascia anche i figli Federico e Franco e l’adorata moglie Ivenza. Dieci anni fa, invece, la precoce e drammatica scomparsa in seguito ad un incidente in moto dell’altro amato figlio Fabio, già A.d. del Celano Calcio.

Il ricordo struggente del D.g. del Teramo Emilio Capaldi

“Imprenditore con alti valori morali – afferma commosso Capaldi – con la Kromoss ha creato un impero. Parlava con tutti. Gli operai lo adoravano. Una persona di grandissimo spessore. Un uomo con la U maiuscola. Era il mio secondo papà. Con lui tante gioie in 25 anni di collaborazione. In qualche frangente c’è stata la possibilità di lavorare altrove. Ricordo che il Messina era fortemente interessato alle mie prestazioni. Ermanno mi diceva “Tu devi stare con me” e io non me la sono mai sentita di lasciare lui e il Celano. Solo in una circostanza quando ho lavorato col Francavilla ma i rapporti sono stati sempre eccezionali, tant’è che sono subito tornato e abbiamo raggiunto traguardi storici, impensabili, per una piccola realtà come Celano. Tutto questo grazie a Ermanno e alla sua famiglia. Stamane, quando ho appreso la triste notizia, facevo fatica a parlare. Fino a ieri Ermanno era al suo posto di lavoro con la consueta tenacia ma anche con l’eleganza e la straordinaria umanità. Sono profondamente addolorato. Mi ha insegnato tanto”.

 

 

Massimo Profeta: