Demolizione complesso Fraterna Tau, ricorso al TAR contro l’ordinanza

Conferenza della Fraterna Tau questa mattina nel complesso di Piazza d’Armi che il Comune vuole demolire. Ricorso al TAR affidato all’avvocato Corti

 

La Fraterna Tau che gestisce la mensa di Celestino e tutte le attività connesse, dopo l’ordinanza di demolizione del complesso edilizio a Piazza d’Armi ordinato dal Comune dice la sua ritenendo l’atto infondato e arbitrario anche se probabilmente corretto dal punto di vista formale, forse inaspettato dal momento che pare ci fosse una interlocuzione aperta.

Su questo tema, che da giorni infiamma il dibattito cittadino, si sono levate in questi giorni tante voci in città a sostegno della Fraterna Tau che anche durante la pandemia ha svolto servizio essenziali a sostegno dei più deboli, come ha ricordato il Priore Generale Pierino Giorgi, anima assieme a Padre Quirino Salomone della Fraterna Tau che avrebbe preferito il dialogo anche se con il ricorso si va avanti comunque.

Intanto si viene a sapere che l’ordinanza sarebbe partita a causa di un esposto anonimo, particolare confermato nell’ordinanza di demolizione firmata dal dirigente De Nardis il 17 settembre scorso.

Nell’esposto si farebbe riferimento a una struttura precaria, all’accoglienza di immigrati. L’ordinanza spiega la demolizione con il fatto che il comodato d’uso dell’area comunale è scaduto nel 2013 e che non c’è stata nessuna istanza di trasformazione da manufatti provvisori a definitivi.

Secondo il Comune inoltre alcune opere realizzate dopo sono abusive come tettoie o container.