Pescara: domenica riapre il Museo Civico Basilio Cascella

Domenica 10 marzo, con ingresso gratuito dalle 10 alle 20, finalmente riaprirà alla città il ‘Museo Civico Basilio Cascella’ di Pescara.

Per rilanciare e riqualificare il museo, che negli ultimi anni aveva registrato una costante perdita di ruolo e di frequentazioni, nel novembre del 2017 il Comune di Pescara ne ha assegnato la gestione alla Fondazione Genti d’Abruzzo, insieme anche al Museo del Mare.

“Vedere il museo Cascella rinascere è stata un’emozione grande – dice il sindaco Marco Alessandrini -: è stato fatto un grande lavoro e sono lieto che sia a vantaggio di tutta la comunità. Voglio fare i miei sentiti complimenti a tutti perché il museo è oggi più bello e moderno”.

“Il ringraziamento di cuore e non formale alla Fondazione e al curatore lo faccio anche da semplice persona innamorata dell’arte e della sua città – così il vicesindaco e assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – . Questo Museo è un gioiello, ma sempre percepito poco dalla città. E’ un luogo che è stato fucina di incontri artistici fra i Cascella e grandi personaggi della letteratura e dell’arte del ‘900 e per questo meritava di esser vissuto e fruito in modo utile”.

Già stabilimento cromolitografico, il Museo è stato fondato nel 1895. Divenne quindi dimora della straordinaria dinastia di artisti dei Cascella che vi hanno operato fino a metà degli anni ’60. L’edificio, acquisito dal Comune di Pescara nel 1966 grazie all’opera dell’allora assessore on. Quieti, è diventato Museo Civico nel 1975. Con circa 600 opere testimonia la grandezza artistica del capostipite e dei suoi discendenti.

Il primo degli eventi in programma, proprio nel giorno dell’inaugurazione, sarà il concerto dei Fairy Consort: primo appuntamento della seconda edizione della rassegna “La musica delle genti d’Abruzzo”.

In occasione dell’apertura del ‘Cascella’ verrà attivato anche il biglietto unico per la visita a tutti e due i musei, Cascella e Genti d’Abruzzo, al prezzo complessivo di 9 euro.

 

 

 

Barbara Orsini: