Sciopero Scuola: reclutamento, formazione, risorse per il contratto e precari: questi i temi della protesta

Oggi, lunedì 30 maggio, è il giorno dello sciopero nazionale della scuola. A scendere in piazza sono Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief. E’ previsto l’arrivo di un centinaio di pullman da tutti Italia a piazza Santi Apostoli a Roma

E’ il giorno dello sciopero nazionale della scuola ma il tema a livello locale si incastra con quello della sicurezza negli istituti dopo l’incidente che è costato la vita al piccolo Tommaso di soli 4 anni. Oggi i piccoli dell’asilo 1 maggio sono rientrati a scuola con il supporto degli psicologi, in altre due strutture scolastiche per evitare ai bambini ulteriori traumi. Un rientro tutto sommato sereno, ha spiegato il papà di una bambina che non sa che il piccolo Tommaso non c’è più, grazie a psicologi ed insegnanti e che ha mandato un grande abbraccio alla famiglia di Tommaso. Non tutti i bimbi oggi sono rientrati.

Tornando allo sciopero nazionale in piazza Cgil, CISL, Uil, Snals, Gilda e Anief. Lo sciopero ha avuto un’ adesione alta e le ragioni della protesta secondo i sindacati sono motivate: una formazione per pochi finanziata col taglio degli organici e ancora si umiliano i precari con un nuovo sistema di reclutamento e gli si nega l’abilitazione. Il contratto poi, rilanciano i sindacati, è scaduto da tre anni e per il rinnovo contrattuale le sigle chiedono un investimento serio perché le risorse stanziate dal governo non bastano. Il mondo della scuola per i sindacati insomma da venti anni subisce tagli e riforme sciagurate. Tra le sindacaliste più attive in questo senso Miriam Del Biondo segretaria generale provinciale Flc Cgil. Ma ci sono anche famiglie che questa mattina, non sapendo dell’adesione, hanno protestato perché costrette ad organizzarsi per riportare i figli a casa all’ultimo momento.

A livello locale il tema della sicurezza è in primo piano dopo l’incidente. Mentre il Comune convoca i presidi attraverso la commissione garanzia le voci che si sono levate sono tante perchè purtroppo ci si ricorda della sicurezza solo quando accadono simili tragedie. La realtà è che le scuole sono ancora nei musp e non sempre in tema di viabilità le situazioni sono adeguate e sicure. La Del Biondo stessa afferma che si è fatto veramente poco per gli istituti e chiede sicurezza pianificazione scuole e nuovi servizi.  Una tematica riemersa con violenza dopo la tragedia all’asilo e che rimette al centro l’edilizia scolastica con l’inadeguatezza degli interventi post sismici per la Del Biondo. L’occasione per rimettere al centro le scuole per lei amaramente c’è stata con il terremoto ma nulla di tutto ciò è avvenuto e ci si interessa dell’argomento soltanto a ridosso di una tragedia che, seppur avvenuta per un errore umano, si è consumata in un edificio scolastico posizionato malamente ed evidentemente poco sicuro.