Profughi Ucraina, tante adesioni al bando per accogliere i bambini

Adozione, affido, accoglienza: tre modi per abbracciare l’altro regolati da leggi del tutto diverse, formulate sulle rispettive specificità. È importante, quando si parla dei bambini che arrivano dall’Ucraina, non fare confusione, ricordando che le leggi internazionali non permettono adozioni dai Paesi in guerra.

L’affido, come anche l’accoglienza, sono invece risposte temporanee ad emergenze diverse. Lo ha ricordato oggi anche il presidente del tribunale dei minori Cecilia Angrisano, sottolineando che, senza la decisione di questo istituto, qualunque accoglienza di bambini, anche arrivati  da orfanotrofi o in apparente stato di abbandono, è considerata illegale.

Naturalmente anche per l’accoglienza dei minori in arrivo dall’Ucraina la maglia dei controlli deve essere ben salda e fitta, a tutela degli stessi bambini e delle loro famiglie. Lo ricorda nell’intervista al Tg8 la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo Maria Concetta Falivene, che recentemente ha pubblicato un avviso di ricognizione al quale hanno già risposto via mail centinaia di abruzzesi disposti ad accogliere in casa i profughi o fare da mediatori per aiutarli nell’inserimento. Chi fosse interessato all’avviso pubblico, ancora valido, può consultare  www.consiglio.regione.abruzzo.it/avvisi/accoglienza-temporanea.